Riguardo l’ultimo Dpcm, comprendo sia tutto difficilissimo, ma alcune scelte acuiscono la preoccupazione generale e le difficoltà economiche dei cittadini. Avrei preferito il meccanismo delle chiusure differenziate per territorio e per indice di contagio, come si sta facendo in alcuni paesi europei.
Ad ogni modo, dovremmo tutti insieme approfittare di questa grave crisi per ribaltare finalmente il nostro sistema paese e tutto ciò che non regge più, in termini amministrativi, finanziari, legislativi, occupazionali, organizzativi. Bisognerebbe dare priorità ad una seria programmazione e dare corso immediato alle forme di ristoro per le attività produttive, di nuovo con l’efficacia con cui sta avvenendo nelle altre nazioni europee, altrimenti questo lento incedere verso il lockdown potrebbe risultare davvero insostenibile.
Durante la prima fase, nonostante la grave perdita di gettito, il Comune di Taranto si è aggiunto a Governo e Regione Puglia, ha rimodulato il proprio bilancio ed ha sostenuto le partite iva locali e le famiglie con un pacchetto di misure che è arrivato a circa 8 milioni di euro. Torneremo a farlo senz’altro anche in questo complicato autunno, ma ciò che occorre è un cambio di passo per l’Italia intera.
Quindi niente panico e si superino le paure che scelte innovative e coraggiose possano risultare politicamente rischiose. I cittadini hanno bisogno di comprendere bene la direzione. I sindaci stanno già facendo un lavoro enorme per la tenuta delle nostre comunità, ma ora servono strumenti importanti.
Al momento, per quanto riguarda Taranto, sentiti al solito ASL, Prefettura e Forze dell’Ordine, valuteremo se e come integrare le misure a tutela della salute dei cittadini ionici. Ma soprattutto insedieremo nelle prossime ore la annunciata task force per il monitoraggio dei contagi negli istituti scolastici del capoluogo ionico.