Frattura al cranio – fortunatamente non di grave entità – per L.M., un uomo di 36 anni di Campi Salentina, che nella notte di sabato 24 ottobre è stato aggredito brutalmente nella propria abitazione del comune salentino, in via Manzoni.
A fare irruzione nell’appartamento del 36enne, nella notte di sabato, sarebbero stati i due cognati dell’uomo (il fratello della moglie e il marito della sorella della donna), A. S. di 28 anni e A. E. di 30 anni, rintracciati la mattina del 24 ottobre a Lecce e sottoposti a fermo dai carabinieri della sezione operativa e della compagnia di Campi Salentina, poiché indicati come i responsabili del tentato omicidio.
A dare l’allarme la mamma di L.M., che al 112 avrebbe riferito i dettagli di quella “spedizione punitiva” nei confronti del figlio, raccontando che i due uomini avrebbero sfondato la porta di ingresso, intorno alle ore 2 di quella notte, per poi entrare nell’abitazione del 36enne e scagliarsi contro di lui, picchiandolo e colpendolo alla testa con un martello e mettendo a sottosopra la casa.
Il 36enne, a seguito dell’aggressione è stato trasportato all’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, in prognosi riservata, per poi essere trasferito all’ospedale di Acquaviva delle Fonti ed essere sottoposto ad un intervento chirurgico. Le sue condizioni sono stabili e la frattura al cranio riportata non è di grave entità.
All’origine di questa aggressione, secondo le prime ricostruzioni, forse un litigio, alcuni screzi, poche ore prima, con la moglie dalla quale l’uomo aveva deciso di separarsi alcuni giorni prima.
Una spedizione punitiva, il probabile movente che quella notte avrebbe spinto A.S., fratello della moglie del 36enne e A.E. ad avventarsi contro L.M.
I carabinieri sono al lavoro per far luce sui punti oscuri di questa vicenda e per accertare le singole responsabilità dei due uomini fermati con l’accusa di tentato omicidio.
Intanto è attesa per domani l’udienza per la convalida del fermo dei due uomini.