TARANTO – “La pandemia non distolga l’attenzione del Governo dalle aree di crisi e dalle questioni irrisolte del Paese”. Questo il monito che Antonio Marinaro, Presidente di Confindustria Taranto, invia al Governo, rilanciando un tavolo di discussione che coinvolga anche gli attori territoriali. E aggiunge: “L’esperienza della Cabina di Regia per monitorare i crediti dell’indotto, che nel tempo sta dando risultati, dimostra come il confronto rimanga l’unico strumento utile per affrontare le situazioni di crisi”
“La pandemia non distolga l’attenzione del Governo dalle aree di crisi e dalle questioni irrisolte del Paese”. E’ questo il monito di Antonio Marinaro, Presidente di Confindustria Taranto, alla luce del nuovo stato di allarme che trasversalmente investe la penisola, non risparmiando in particolare anche le aree del Mezzogiorno.
Il timore è che la trattativa riguardante lo stabilimento siderurgico, i suoi futuri assetti e il piano industriale che dovrebbe fare della fabbrica un modello di ecosostenibilità (sul piano dell’ambiente e della sicurezza) possano ancora una volta passare in secondo piano rispetto alla crisi globale generata dagli effetti della recrudescenza del virus.
“Ci aspettiamo che la trattativa in corso con Arcelor Mittal – commenta il Presidente Marinaro – contempli una discussione sul modello di stabilimento che occorrerà definire a breve, e che contemperi le necessità di tutti, pur considerando la difficile congiuntura attuale. Continuiamo a ritenere fondamentale che sul settore dell’acciaio, una partita che investe il territorio sia a livello nazionale sia locale, il Governo riesca a mettere allo stesso tavolo tutti gli stakeholders, nessuno escluso. Come Confindustria, consideriamo il confronto l’unico strumento possibile per conseguire risultati tangibili: la Cabina di Regia che abbiamo voluto per affrontare la questione dei pagamenti delle aziende dell’indotto ne è la prova concreta”.
Il riferimento del Presidente di Confindustria Taranto è sugli strumenti di contrattazione che stanno consentendo, a partire da settembre scorso, di ristabilire la regolarità nella corresponsione dei crediti scaduti da parte delle aziende fornitrici di Arcelor Mittal. Al momento è infatti attiva, come è risaputo, la Cabina di Regia coordinata dai sottosegretari Mario Turco e Alessandra Todde, in cui Confindustria Taranto si confronta direttamente con Arcelor Mittal Italia per monitorare, con una cadenza regolare, la situazione dei pagamenti.
“Una situazione – ribadisce il Presidente – che sta andando verso una maggiore stabilità e che, come Confindustria, recepiamo in senso positivo. Con Ami, tenendo fede all’impegno di reciproca collaborazione assunto in sede istituzionale, rimane stabile il livello di interlocuzione, che ha portato finora al rientro di circa venti milioni di euro sui 38 che risultavano scaduti all’atto di insediamento della Cabina di Regia. Ed è un segnale che non possiamo che registrare come positivo, dando atto ai referenti Ami di aver impresso nel confronto in atto criteri di maggiore chiarezza e trasparenza”.
Rispetto alla discussione sul futuro dello stabilimento, con l’eventuale ingresso temporaneo dello Stato come traghettatore verso un assetto che veda la presenza del privato, le risorse da stanziare e l’eventuale utilizzo del Recovery Fund, Confindustria accoglie con grande favore l’iniziativa – sul tema “Ex-Ilva, quale futuro?”. L’incontro, promosso da Federmanager, è in programma oggi, 22 ottobre, con inizio alle 16. In diretta streaming (su federmanager.it e cnel.it ) sarà illustrata dal Presidente Federmanager Liguria, Marco Vezzani, una “proposta di soluzione tecnica per il rilancio dello stabilimento di Taranto”. Un tavolo di discussione al quale prenderanno parte, oltre allo stesso Antonio Marinaro, i rappresentanti di Federmanager, del Comitato europeo sociale ed economico (equivalente del Cnel) e del mondo sindacale, per avviare un primo confronto sui contenuti della proposta.