“La vertenza di Tessitura del Salento continua. Oggi si è tenuta la riunione convocata dalla Task Force regionale con l’azienda e i sindacati, ma anche questa volta Tessitura del Salento non ha presentato il piano industriale, dimostrando una volta di più un’assoluta mancanza di programmazione e, temo, un sostanziale disinteresse a investire sul sito di Melpignano. Arrivati a questo punto, per i lavoratori e le lavoratrici la situazione sta diventando insostenibile. Sono mesi che si va avanti con la cassa integrazione e, fatta salva l’attuale momento di difficoltà legato alle incertezze della pandemia da Covid-19, non è pensabile che un’azienda come Tessitura del Salento, che conta 117 dipendenti e che rappresenta un importante presidio occupazionale di questo territorio, continui a brancolare nel buio senza alcun tipo di progettualità per il futuro.
Per questo invito la Task Force regionale a esercitare tutta la pressione che è nelle sue possibilità affinché la proprietà Tessitura del Salento (afferente come noto al Gruppo Canepa) adempi ai suoi doveri, presentando un piano industriale o mettendo in qualche modo nero su bianco le sue reali intenzioni. Da un’azienda che dal 2006 a oggi ha percepito oltre 6 milioni di finanziamenti pubblici dalla Regione Puglia è il minimo che si possa pretendere. In caso contrario, Tessiture del Salento restituisca pure i soldi ai pugliesi e passi la mano. A tale proposito invito sempre la Task Forse regionale a verificare la concretezza degli interessi dimostrati da possibili acquirenti del sito di Melpignano, di cui ancora si sa poco per via del segreto industriale, ma che la Task Force invece ha il diritto e, a mio avviso, il dovere di esplorare. I lavoratori e le lavoratrici attendono risposte”