Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Renato Perrini, si chiede che fine abbia fatto la valutazione del sanno sanitario commissionato all’OMS
“Mentre è ancora chiuso il nuovo Pronto Soccorso del Santissima Annunziata inaugurato da Emiliano in campagna elettorale, oggi sempre Emiliano viene a inaugurare, con i soliti accompagnatori, il potenziamento della sede di Taranto dell’Arpa, che è – è giusto ammetterlo – un fiore all’occhiello del nostro territorio. Peccato però che proprio Emiliano, che tra l’altro nulla ha a che fare con questo ampliamento dovuto a un Decreto Ilva del 2016, nei fatti abbia commissionato l’Arpa nel giugno 2019, quando il Presidente nella sala stampa della Camera dei Deputati, alla presenza di associazioni, giornalisti e dirigenti regionali portati a seguito, presentò il contratto firmato dalla Regione Puglia con l’Organizzazione Mondiale della Sanità per la redazione della valutazione del danno sanitario su Ilva e la città di Taranto. A proposito, che fine ha fatto questo studio?
“Qui Emiliano ha deciso di commissionare l’ARPA, perché nonostante questa, insieme alla ASL Taranto e AReSS, elabori ogni anno una valutazione preventiva del danno sanitario da consegnare al ministero dell’Ambiente, con delibera di Giunta si è deciso di commissionare lo stesso lavoro all’Organizzazione Mondiale di Sanità, spendendo altri 140mila euro.
“Torno dunque a chiedere, augurando all’Arpa buon lavoro, che fine ha fatto la valutazione del danno sanitario commissionata all’OMS? Qual è il rischio sanitario che ad oggi corrono i cittadini di Taranto, e che correrebbero se l’ex Ilva raggiungesse i 6 milioni di produzione di acciaio completando l’AIA? Perché Emiliano che ha speso 140 mila euro dei pugliesi, non lo dice?”