GALATINA (LE) – Nella decorsa notte, gli agenti in servizio presso il Commissariato di P.S. di Galatina, nel corso di un servizio di Ordine Pubblico finalizzato al controllo dell’osservanza delle norme comportamentali anti-Covid, in collaborazione con personale della Stazione Carabinieri di Galatina, a conclusione di un’articolata attività investigativa, hanno proceduto all’arresto di V.A. classe 1994 di Galatina e di C.A. classe 1963 di Cutrofiano, poiché colti nella flagranza di reato, in concorso tra loro, dei delitti di “minacce aggravate, lesioni personali e porto abusivo di arma bianca” in danno di due cugini del luogo. Il C.A. è stato tratto in arresto anche per “evasione dagli arresti domiciliari” cui era stato sottoposto da circa 4 mesi per rapina.
I FATTI:
Gli arrestati, nel corso della nottata si trovavano insieme a bordo di un’autovettura intestata e condotta dal C.A. e, intorno alle ore 02:00, giungevano presso un bar di Galatina. Qui i due, scesi dalla vettura, si avvicinavano ai due cugini e per futili motivi li aggredivano minacciandoli con due coltelli da cucina di grosse dimensioni, con lame dalla lunghezza di oltre venti centimetri dei quali uno a punta (non sequestrato perché mai rinvenuto) e l’altro dall’estremità quadra (sottoposto invece a sequestro penale).
Ad avere la peggio era il più giovane dei due cugini che veniva aggredito con schiaffi e pugni al volto e che ha necessitato di cure mediche presso il locale Pronto Soccorso ove veniva giudicato guaribile con una prognosi di 10 (dieci) gg.
L’intera vicenda si concludeva con l’intervento di una terza persona che riusciva a disarmare i due aggressori facendoli desistere dal loro intento criminale e inducendoli alla fuga.
I due venivano però rintracciati subito dopo dal personale operante e tratti in arresto per i reati sopra ascritti.
Su disposizione del P.M. di turno, Sostituto Procuratore dott. Luigi MASTRONIANI, i due arrestati venivano comunque posti in libertà ai sensi dell’ex art. 121 disp. att. c.p.p., non ritenendo di dover richiedere ulteriori misure coercitive.
I due dovranno presentarsi davanti al Gip del Tribunale di Lecce per l’udienza di convalida dell’arresto.
Il C.A. veniva risottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, in attesa del Provvedimento di Aggravamento della Misura a seguito dell’evasione.