«Siamo preoccupati per gli effetti che produrrà la nuova ordinanza, la n.70, emanata dal Sindaco di Taranto nel tardo pomeriggio, con la quale si dispone la chiusura dalle ore 24 alle ore 6 del giorno successivo di tutte le attività che effettuano somministrazione e vendita di bevande e alimenti. Il settore, già provato dalle restrizioni imposte dal Governo, rischia così la chiusura totale».
Questo il commento del segretario interprovinciale di Casartigiani Taranto Stefano Castronuovo.
L’associazione tarantina chiede invece strumenti e agevolazioni eccezionali per la categoria, già fortemente danneggiata dalla crisi.
Come già sollecitato a livello nazionale, «va evitata a tutti i costi la possibilità di una seconda chiusura delle imprese che hanno dimostrato grande senso di responsabilità nella adozione di tutte le misure necessarie a garantire la sicurezza negli ambienti di lavoro e nella applicazione puntuale dei protocolli e delle linee guida al fine di prevenire o ridurre il rischio di contagio in tutti i settori di riferimento».
Castronuovo, in rappresentanza delle attività di somministrazione e vendita di bevande e alimenti ribadisce la necessità di avviare un confronto con le istituzioni per individuare soluzioni idonee a tutela dell’imprenditoria locale.
«Si intervenga tempestivamente e si riservi più attenzione alle problematiche dell’artigianato. – riferisce ancora il segretario di Casartigiani – I nostri imprenditori hanno dimostrato fino ad ora responsabilità e resilienza, ma tutto ha un limite. Ora che sono messi nuovamente a dura prova, non possiamo ignorare la loro richiesta di aiuto».