“La visita del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Taranto è, per i cittadini di questa terra martoriata, speranza di un cambiamento reale rispetto alle politiche sbagliate del passato. La sottoscrizione in Prefettura di accordi nell’ambito del Contratto istituzionale di sviluppo (CIS) rappresenta dunque un passo avanti per il rilancio della città perché mette al centro il futuro sostenibile del territorio, visto che si focalizza su progetti legati alla sostenibilità e all’inclusione sociale. Siamo, inoltre, soddisfatti della nascita di un nuovo corso di laurea in Medicina e Chirurgia e della trasformazione dell’ex palazzo di Banca d’Italia in sede universitaria. Puntare sui giovani è precondizione per il riscatto del Sud Italia. Un plauso va sicuramente alle istituzioni attive nel CIS e al sottosegretario Mario Turco: si stanno creando le alternative economiche alla monocoltura dell’acciaio, e di questo non posso che rallegrarmi”, così in una nota Rosa D’Amato, europarlamentare del Movimento 5 Stelle.
“Il prossimo passo per il rilancio di Taranto deve essere la transizione dell’ex Ilva, i cui nodi sono tutti irrisolti, con i suoi 10mila dipendenti che ogni giorno rischiano la vita lavorando in uno stabilimento non sicuro. La realtà è che senza la chiusura dell’area caldo e il completamento delle bonifiche, Taranto non avrà mai pace. Altre soluzioni sono poco credibili, tanto più se condotte senza una valutazione di impatto sanitario ex ante e la partecipazione della cittadinanza. I fondi europei per la transizione giusta sono l’occasione storica per la svolta green, scommettendo su Taranto Hub dell’idrogeno verde. Solo se cancelleremo per sempre il ricatto lavoro-salute che lavoratori e cittadini subiscono da anni la fiducia dei cittadini non sarà tradita”, conclude D’Amato.