L’episodio accaduto venerdì su un autobus di Kyma Mobilità, ci lascia sconcertati e, allo stesso tempo, ci consegna un messaggio di speranza.
Sì perché questo episodio di violenza – perché anche le modestie sono una grave forma di violenza – su una minorenne da parte di un pregiudicato di 42 anni, induce ad alcune riflessioni.
Innanzitutto un enorme grazie all’autista dell’autobus che ha subito chiamato il 113 consentendo l’intervento della Polizia di Stato e l’arresto del molestatore: gli autisti di Kyma Mobilità vivono sul loro posto di lavoro problemi di ogni tipo, sopportando intemperanze e maleducazione di alcuni passeggeri, fino a veri e propri atti di violenza come questo. A loro va la solidarietà e il plauso dell’Amministrazione comunale e di tutta la comunità tarantina.
La collaborazione tra Istituzioni permette in ogni campo di costruire un percorso virtuoso a favore di tutti.
Oltre a questi un ulteriore dettaglio di speranza e fiducia si aggiunge leggendo la cronaca dell’accaduto, fa piacere infatti rilevare l’encomiabile comportamento degli altri passeggeri: un ragazzo si è finto il fidanzato della ragazzina, paralizzata dal terrore, per sottrarla alle attenzioni del delinquente e un signore si è offerto di scendere con lei per “scortarla” fino ai genitori evitando così di essere seguita dal molestatore.
Questi comportamenti riempiono il cuore e lanciano un forte messaggio a tutti noi: se interveniamo, se non abbiamo paura, possiamo isolare i pochi delinquenti.
Con l’aiuto di tutti possiamo anche isolare quelli che non portano la mascherina sugli autobus, quelli che buttano mobili vecchi in mezzo alla strada o i sacchetti dell’immondizia fuori dai cassonetti, quelli che rompono i vetri alle fermate dei bus, quelli che distruggono i fiori nelle aiuole, e l’elenco potrebbe essere lungo.
L’Amministrazione comunale sta facendo il suo, ma solo con il contributo di tutti potremo costruire una città moderna e civile in cui sia un piacere vivere e crescere i nostri figli!