Internet ha aperto le porte di un mondo, in qualche misura ne ha creato uno parallelo. E soprattutto ha eliminato le frontiere, rendendo possibile l’impossibile. Tutto è possibile, sul web.
Un mondo apparentemente pulito, chiaro, limpido, trasparente. L’apparenza, però, come spesso avviene inganna. Sempre navigando in rete è possibile imbattersi facilmente nel commercio di droga, o ricercare materiale pedopornografico, acquistare armi, rubare dati e documenti, immagini gore e tanto altro. Questo è il lato oscuro della rete, quello che gli esperti chiamano “deep web”, la parte nascosta di internet. I dati, da questo punto di vista, sono meno rincuoranti soprattutto se si considera che gli utenti di questo universo parallelo ed oscuro sono in netto aumento rispetto al passato. E lo si vede bene in ogni settore, in uno in particolare. Quello dei casinò online, un settore destinato a crescere ulteriormente nei prossimi anni e travolto, negli ultimi tempi, da una scia di criminalità informatica che sta sfruttando il canale per ottenere “contanti” da attività illegali.
Il motivo è presto spiegato: il gioco d’azzardo online è un canale privilegiato per molti, che vede enormi volumi di transazioni e flussi di cassa che si possono eclissare e mascherare con il riciclaggio di denaro. Non si tratta di un prodotto fisico tangibile, e per questo motivo tutto è facilmente falsabile. I ricavati di origine illegale possono essere ripuliti con facilità, tramite una scommessa che “ripaga” sotto forma di vincita.
Un fenomeno di sempre più larga espansione, come evidenziano tanti report di denuncia: i siti di gioco illegali sono il canale privilegiato per riciclare denaro. Al punto che il numero di siti non regolamentati e non autorizzati supera di dieci volte quello degli operatori legali. Una tendenza che trova linfa nel mondo del web clandestino, dove si sfruttano anche le valute virtuali.
Intanto il mercato sta assistendo ad un aumento di beni e servizi per le truffe di ingegneria sociale, utilizzando parole come “Covid-19” o “Coronavirus”.
Del problema si è occupato, tra gli altri, Trend Micro Research, che ha studiato questi spazi per circa un decennio, mettendo in luce come le attività in questi mercati ruotino principalmente sulla vendita di malware, account compromessi, elettronica e database colmi di informazioni preziose.
Nello specifico sono oltre 2,9 i milioni il numero di discussioni con tema centrale contenente offerta di contenuti di gioco d’azzardo.
Intanto mano mano che le capacità di intelligenza artificiale vanno migliorando, gli analisti sostengono che i criminali informatici sfruttano e sfrutteranno questo canale per aumentare, mirare e migliorare i tassi di infezione da malware nel prossimo futuro.