“La legge istitutiva del Parco regionale del Mar Piccolo è stata pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia per cui è diventata operativa”.
A darne notizia è il consigliere regionale uscente Gianni Liviano che a questo progetto (nato su iniziativa di Vito Crisanti) ha lavorato alacremente per oltre due anni insieme al gruppo di lavoro, istituzioni, stakeholder e Università e Politecnico di Bari con il supporto indispensabile dell’Assessorato regionale all’Urbanistica, del dipartimento regionale Mobilità-Qualità urbana-Opere pubbliche-Ecologia e paesaggio nonché dello staff dell’ufficio Parchi.
“Si tratta – ribadisce Liviano – di una legge per la quale ho lavorato per anni coinvolgendo il territorio anche ha visto la cittadinanza partecipare attivamente. Non va dimenticato, infatti, che, nel periodo natalizio, ventiimila tarantini hanno apposto la propria firma in calce ad una petizione con la quale si chiedeva, appunto, l’istituzione del Parco regionale del Mar Piccolo. Sono orgoglioso – prosegue Liviano – del risultato raggiunto frutto del mio amore per il territorio ionico e la città di Taranto. Una creatura che, però, ha bisogno di essere seguita costantemente nelle sue fasi successive. Per questo, liberato da immediate appartenenze partitiche, ne seguirò da vicino le evoluzioni con immutato impegno mediante idee e iniziative che possano contribuire a rendere il territorio ionico sempre più godibile da parte dei suoi abitanti e sempre più attrattivo per i turisti. Un impegno forte che chiedo venga messo in campo anche dai neoeletti consiglieri regionali espressione del territorio ionico”.
Con il parco regionale del Mar Piccolo, da un lato, sottolinea ancora Liviano, “si vuole salvaguardare un paesaggio che è patrimonio che va trasmesso alle generazioni future”; dall’altro, “si vuole valorizzare le prospettive economiche, che su questo territorio possono realizzarsi, compatibili con la tutela del paesaggio. È un ulteriore tassello che si aggiunge ad un più complesso puzzle che stiamo cercando di completare per rilanciare Taranto valorizzandone peculiarità e potenzialità. Ripeto, oggi è stato raggiunto un risultato importante nonostante le resistenze del Comune di Taranto che, comunque, adesso avrà l’onere di svolgere il ruolo di ente gestore”.
La perimetrazione del parco comprende l’area terrestre in cui sono presenti valori naturalistici, ambientali e paesaggistici e l’area di mare dei due seni del bacino del Mar Piccolo e si estende verso i comuni di Statte, Carosino, Fragagnano, Monteiasi e San Giorgio Jonico (che insieme al comune di Taranto parteciperanno al consorzio, cui sarà affidata la gestione, proporzionalmente alle quote di territorio comprese nel perimetro del parco) nei quali sono presenti importanti connessioni ecologiche fra il bacino del Mar Piccolo e l’invaso Pappadai. Per quanto riguarda l’uso del suolo, l’area è così caratterizzata: il 57,49% dell’intera area protetta per superfici coltivate; il 23,57% di superfici naturali; il 14,75% di superfici antropizzate; il 4,18% di superfici occupate dall’acqua.
“Il progetto parco Mar Piccolo – conclude Liviano – punta a migliorare le condizioni umane ed economiche, promuovere e riqualificare le attività economiche della pesca e dell’allevamento dei mitili, a migliorare le condizioni ambientali, naturalistiche, paesaggistiche ed idrogeologiche del Mar Piccolo, a salvaguardare e valorizzare i beni storico-architettonici nonché il patrimonio antropologico ed archeologico, le attività produttive della pesca, dell’agricoltura e dell’artigianato tradizionale. Sappiamo benissimo che mitilicoltori, molluschicoltori e agricoltori sono i primi custodi del territorio e del paesaggio. Il parco, inoltre, può rappresentare un’opportunità economica per i prodotti agricoli e del mare attraverso la creazione di brand e marchi”.