Manca solo una settimana alle elezioni comunali e Montemesola, nel pieno della campagna elettorale, pullula di proposte e idee volte a migliorare il paese.
All’inizio di questa competizione, Tarantini Time ha invitato pubblicamente i tre candidati alla carica di sindaco a rilasciare un’intervista al nostro giornale, unica realtà editoriale presente sul territorio di Montemesola, a garanzia di correttezza e pluralismo dell’informazione. Il primo ad aver accettato il nostro invito è Francesco Saverio Marangi, candidato sindaco della lista numero 1 “Uniti nel Centro Destra”.
Francesco Saverio Marangi è già stato in passato sindaco di Montemesola. Si ripropone con un simbolo che, come cinque anni fa, richiama all’unità e con una identità politica ben definita: il centro destra.
La decisione di tornare in campo a Montemesola
«La mia esperienza di vita privata e politica mi ha portato a consapevolizzare quanto ognuno di noi sia utile nella definizione delle linee guida di un progetto di sviluppo. Vedere come in questi anni ci si è lasciati trascinare da personalismi che non hanno favorito l’inclusione dei cittadini nella vita collettiva e nella stesura delle linee programmatiche ed operative del paese, oltre ad amareggiarmi, come chiunque del resto, mi ha fatto accogliere favorevolmente l’invito dei tantissimi amici che ritengono che possa ancora offrire il mio bagaglio di esperienza per supportare e favorire l’inserimento dei tantissimi giovani che, avendo dimostrato il loro attaccamento al territorio e le loro capacità di raggiungimento degli obiettivi, oltre che meritevoli per il loro impegno nelle diverse forme di associazionismo locale, siano meritevoli di essere impegnati nel rilancio del nostro paese».
Impegno immenso da parte dei candidati consiglieri
«Ognuno di noi ha dimostrato nel proprio percorso personale di avere raggiunto degli obiettivi, di avere fissato un traguardo e di averlo brillantemente raggiunto. Ognuno dei nostri candidati ha lavorato e si è impegnato per il territorio: alcuni hanno maturato esperienze amministrative, altri hanno profuso il loro impegno ed investito le loro capacità per rilanciare il nostro paese nelle diverse forme di associazionismo e di coinvolgimento della collettività».
Una lista con molti giovani. L’importanza di dare spazio alle nuove leve
«Le nuove leve sono importantissime. Senza la loro energia, le loro capacità ed il loro entusiasmo il nostro progetto non avrebbe lo stesso contenuto e l’offerta sarebbe risultata meno brillante.
Lo scopo è quello di dimostrare che l’inserimento dei giovani nella vita politica di un paese è fondamentale e che occorre che i giovani interagiscano e siano fautori della nuova politica del “coinvolgimento” e della “partecipazione attiva” al bene comune.
Ognuno di loro ha partecipato attivamente con notevoli contributi alla stesura del programma amministrativo».
Cittadini protagonisti della vita del paese e non figuranti temporanei
«Il rilancio di questo paese può avvenire solo se si creano i presupposti di collaborazione attiva e di socialità che nel corso degli ultimi anni sono venuti a mancare. Occorre che la gente si riavvicini alla vita del paese da protagonisti e non da figuranti temporanei. Occorre che i giovani abbiano tutto lo spazio necessario per poter dimostrare ai loro coetanei ed alle loro famiglie che si può essere attori e registi del proprio territorio e del proprio futuro».
Elevato numero di donne in lista
«La nostra lista, oltre che per la qualità e la numerosità dei giovani, si distingue per l’elevato numero di donne. Anche questo un segnale importante a favore della centralità della famiglia e della socialità oltre che dell’obiettivo dell’aggregazione intorno al bene comune. Avere il maggior numero di punti di vista è sicuramente un valore aggiunto fondamentale ed un segno distintivo che emerge».
Il buon ricordo dei montemesolini. Chi era il sindaco Marangi? Cosa ha fatto per il Paese?
«Ho dedicato molto al mio paese e sono orgogliosissimo di avere già ricoperto la carica di assessore, Sindaco e di essere stato componente della giunta provinciale. Delle mie precedenti esperienze amministrative ricordo con nostalgia l’entusiasmo ed il fermento della cittadinanza intorno ai temi fondamentali quali la metanizzazione, il palazzetto dello sport, la caserma dei carabinieri, l’istituzione della linea di trasporto pubblico per il raggiungimento delle sedi universitarie a Bari, gli interventi infrastrutturali per l’area PIP con connesse attività marketing territoriale, il ponte di collegamento per Grottaglie, il finanziamento del progetto sociale e formativo musicale per diversamente abili, pubblica illuminazione della strada per Crispiano, riqualificazione delle aree urbane, e tanto altro che è visibile e bene impresso nelle memorie dei nostri concittadini. Per nessuna di queste iniziative è mai stato sollevato alcun dubbio di opportunità».
Rinuncia allo stipendio da sindaco. Da cosa nasce questa scelta e come saranno impiegate le risorse?
«Io intendo la politica come un servizio e faccio politica per passione. Sono dell’avviso che in un momento di difficoltà come quello degli ultimi anni occorra dare per primi l’esempio di quanto ci si debba dedicare al rilancio del nostro territorio. Quindi mi sono impegnato a rinunciare alle spettanze per destinarle al territorio, al mondo dell’associazionismo per la valorizzazione della cultura musicale, della filiera enogastronomica, delle iniziative sociali ed assistenziali e delle iniziative di formazione».
Sta per nascere un’associazione filantropica ed è boom di adesioni
«Al fine di favorire l’interazione ed il coinvolgimento attivo della cittadinanza stiamo costituendo una associazione filantropica. Abbiamo condiviso l’atto costitutivo e lo statuto con tantissime persone ed abbiamo già raccolto tantissime adesioni di tanti concittadini che hanno accolto con entusiasmo la possibilità di rendersi protagonisti del rilancio del proprio paese»
Cosa può dare la sua squadra a questo Paese? Di cosa ha realmente bisogno Montemesola?
«Sicuramente tanta passione ed energia. La nostra squadra ha diverse competenze desiderose di esprimersi umilmente ed ascoltando la gente, facendosi megafono delle diverse interpretazioni dei molti bisogni esistenti ed a cui non ci sono risposte da tempo.
«Montemesola ha bisogno del nostro tempo»
Montemesola ha realmente bisogno di gente che si dedichi a tempo pieno, con serenità e spirito di servizio, includendo armonicamente tutte le energie e le capacità del territorio, per il rilancio del nostro splendido paese che nel frattempo sta vivendo una fase in cui la gente si sente abbandonata a se stessa. Come detto precedentemente, non sono abituato a giudicare l’operato altrui, ma è innegabile che lo sviluppo delle altre realtà limitrofe sia stato più poderoso ed eloquente di quanto non sia avvenuto a Montemesola. Nel nostro programma dettagliatamente elencate le azioni da porre in essere per un più vivace futuro del nostro paese. A titolo esemplificativo ma non esaustivo si citano: sviluppo delle aree e delle attività del comparto artigianale ed imprenditoriale, valorizzazione del centro storico per consentire lo sviluppo di attività turistico ricettive e delle attività commerciali, oltre che offrire gli spazi per una maggiore socialità. Sviluppo delle vocazioni culturali e musicali, oltre che delle diverse forme di associazionismo. Per molte di queste proposte non servono ingenti risorse finanziarie. E’ sufficiente avere invettiva e proporsi nell’offerta per esempio di alcuni servizi che consentano l’utilizzazione del patrimonio immobiliare inutilizzato nel centro storico, oltre che azioni di supporto delle intraprendenze locali.
Il pensiero sulle liste avversarie: «due spaccati diversi della sinistra»
«Le altre liste che concorrono alle amministrative rappresentano due spaccati diversi della sinistra. Entrambe si presentano come liste civiche. Una delle liste candida a sindaco il segretario cittadino del partito dei comunisti italiani, l’altra candida il fratello del sindaco uscente. Non sta a me giudicare nessuno dei competitor. Mi auguro che la gente sappia valutare e quindi esprima fiducia alla nostra lista».