Anche quest’anno il Centro Servizi Volontariato della provincia di Taranto realizza un percorso di incontri, a favore del volontariato e di altri soggetti della comunità locale, per sostenere lo sviluppo di reti e favorire l’attivazione di collaborazioni sul territorio.
All’interno di questo percorso il CSV Taranto ha ritenuto utile riservare particolare attenzione alle esperienze di rete attivate durante la recente emergenza sanitaria, al fine di rafforzarle, superando eventuali criticità e valorizzandone i punti di forza, ampliarle ad altri soggetti, nonché stimolare così la nascita di nuove.
Il percorso si avvia venerdì prossimo (11 settembre) con un incontro online sulla piattaforma Zoom dalle ore 17.00 alle ore 20.00; sono già programmati altri due incontri, entrambi on line, per approfondire quanto emerso nel primo al fine di far tesoro delle esperienze fatte e sviluppare insieme idee e progetti (programma, informazioni e iscrizioni su www.csvtaranto.it).
“La forza creativa delle reti, dentro e oltre l’emergenza”: questo il titolo del primo incontro rivolto agli Enti del Terzo Settore, con particolare riguardo alle organizzazioni di volontariato, che operano nel territorio della provincia di Taranto e ad altri soggetti – enti locali, scuole, imprese, parrocchie, etc… – che con essi collaborino o intendano attivare collaborazioni a beneficio della comunità.
L’intento è quello di far emergere ciò che è avvenuto nei mesi del lockdown e nel periodo successivo come risposta spontanea all’emergenza, per leggerlo insieme e farlo diventare patrimonio comune, nonché humus per la nascita di nuove esperienze sul nostro territorio che vadano al di là dell’emergenza.
L’attività sarà condotta con una metodologia di lavoro dinamica, il “World Cafè”, guidato da Ilaria Magagna di TARA facilitazione (www.tarafacilitazione.com) in collaborazione con Comunitazione, che stimolerà il confronto e lo scambio.
In questa occasione la piattaforma Zoom, in particolare, consentirà di realizzare dei momenti “in plenaria” e dei momenti ai “tavolini del bar” (breakout rooms di zoom) in cui i partecipanti si divideranno in piccoli sottogruppi di 5/6 persone per discutere insieme dei vari temi.
Il World Cafè è uno strumento di progettazione partecipata che, in tempi molto brevi, riesce a dar vita a conversazioni informali, vivaci e costruttive su questioni rilevanti che riguardano un progetto o una comunità.
Questa metodologia offre interessanti provocazioni: che succede se trasferiamo la forza delle conversazioni informali dal bar alle organizzazioni? Che succede se utilizziamo le conversazioni informali per mobilitare un’organizzazione a creare un futuro diverso?
Il World Café è semplice. Dietro l’apparente semplicità di esecuzione, però, si cela una efficace metodologia – anzi filosofia – del cambiamento organizzativo radicata nel pensiero dei Sistemi Complessi Adattivi e della teoria del caos.
L’ingrediente necessario è la voglia di apprendere insieme qualcosa di nuovo, qualcosa che difficilmente sarebbe possibile capire individualmente, ma che possiamo imparare insieme, allenando l’intelligenza collettiva delle persone. Con un World Cafè si dà vita a forme di comunicazione che promuovono apprendimento e condivisione delle conoscenze ed aprono a nuove possibilità di azione.