“Nella storia delle relazioni sindacali non risulta di aver avuto a che fare con un’azienda che non rispetta accordi sottoscritti con il Governo: la multinazionale ArcelorMittal, invece, non rispetta nulla, continua il suo piano di disimpegno nei confronti del nostro Paese, dei cittadini, dei lavoratori, ma soprattutto nei confronti del Governo, che assiste inerme alle scelte unilaterali e scellerate da parte dell’azienda”. E’ fortemente critica la presa di posizione dell’UGL metalmeccanici con il suo leader nazionale Antonio Spera, il quale sottolinea che “siamo di fronte a un’azienda che tenta di creare anche tra il sindacato spaccature a discapito dei lavoratori con riunioni carbonare coinvolgendo le Oo.Ss. a suo piacimento. ArcelorMittal faccia l’azienda, se ne è capace. Ad oggi, su Taranto non abbiamo un quadro degli interventi per quanto riguarda l’ambientalizzazione. Non vi è traccia delle bonifiche, ci sono stati diversi incontri e sono state fatte tante promesse, ma le bonifiche non sono mai partite”.
“Scarsa manutenzione – continua Spera – l’UGL metalmeccanici denuncia che ci sono impianti da mettere in assoluta sicurezza per la salute dei lavoratori e dei cittadini. I dipendenti sono esasperati, non ce la fanno più a sopportare questa farsa, non è più accettabile questo comportamento da parte di ArcelorMittal, che finora ha portato a suo bilancio operazioni mirate solo per far quadrare i propri conti, con massicci interventi di cassa integrazione per Covid-19, che si aggiungono ai circa 1700 lavoratori che sono in amministrazione straordinaria ancora senza un piano di rientro. Fornitori e ditte degli appalti sono in attesa di incassare liquidità da mesi, una prassi ormai consolidata dei pagamenti, che vengono effettuati a lungo termine e con cadenze inusuali”.
Prosegue Spera: “Abbiamo una dirigenza che pensa solo al business, mentre la fabbrica cade a pezzi. Mentre è a rischio la vita di molte persone, ArcelorMittal pensa a fare incontri carbonari in riunioni segrete solo con una parte di sindacato. Siamo consapevoli che l’UGL metalmeccanici è un sindacato scomodo per questa azienda, un sindacato da mettere da parte e con cui non dialogare. Il motivo è che siamo uomini liberi, lavoratori che raccontano solo ed esclusivamente la verità dei fatti. Vogliamo parlare della mancanza di messa in sicurezza del sito Tarantino, dove giornalmente assistiamo a gravi incidenti, il più delle volte mortali e dove l’azienda, ignorando tutto ciò che prevede il sistema di prevenzione, non rispetterebbe la legge che impone di adottare tutte le misure di sicurezza per evitare rischi per la salute dei lavoratori, mentre sono impegnati sul luogo di lavoro”.
“Di tutto ciò vogliamo discutere per il sito Ionico. L’UGL da tempo ribadisce che si è molto evasivi in merito al nostro territorio e alle nostre domande, sul numero degli addetti da utilizzare e sulla struttura di Ilva. Vogliamo farlo allo scoperto, vogliamo sapere perché l’azienda non ha mai programmato e non viene mai fatta una prevenzione preventiva degli impianti. Insomma – conclude – si continua a mentire sul sito di Taranto in incontri segreti e ministri, complici, che parlano dell’ex Ilva, che è una realtà a loro del tutto sconosciuta. ArcelorMittal ha tolto definitivamente la maschera, sappiamo ufficialmente che non piace ormai dialogare con l’UGL. Ma a noi interessano il lavoro, l’occupazione, il salario, il territorio. L’UGL metalmeccanici non si fermerà mai nel denunciare che ci sono impianti da mettere in sicurezza per la salute dei lavoratori e dei cittadini. ArcelorMittal, poi, faccia tutti gli incontri segreti che vuole”.