Salgono a 34 i contagi da Covid-19 registrati nella Rsa “Villa Genusia” a Marina di Ginosa. A darne notizia è il primo cittadino di Ginosa, Vito Parisi, che nella giornata di ieri ha confermato la positività di 34 soggetti – tra cui 17 ospiti e 17 operatori della struttura.
Il primo caso di positività nella Rsa si è registrato il 31 agosto, quando una paziente di 80 anni sarebbe stata condotta al “Moscati” per alcuni accertamenti e, all’esito del tampone eseguito come da protocollo, è risultata positiva al covid-19.
In seguito trasferita nel reparto di Malattie infettive del centro Covid allestito all’inizio dell’emergenza all’ospedale “Moscati”, la donna mostra attualmente sintomi lievi.
Dopo il primo caso accertato, il dipartimento di prevenzione della Asl ha disposto il tampone per tutti gli ospiti e gli operatori della Rsa (per un totale di 220 tamponi, circa).
Nella giornata di ieri, dopo i risultati sulla prima tranche di tamponi – circa 100 – eseguiti tra mercoledì 2 settembre e giovedì 3 settembre, che segnavano la positività al covid-19 di 12 operatori e 8 è giunta la conferma di altri 14 soggetti positivi al covid-19. “Rimango in costante contatto con il dipartimento di Prevenzione dell’Asl di Taranto e con la Prefettura per ogni aggiornamento e su eventuali azioni da intraprendere – spiega il sindaco Vito Parisi – la raccomandazione che faccio all’intera cittadinanza rimane la stessa: seguire tutte le prescrizioni del caso per la propria sicurezza e quella di chi ci sta accanto”.
I pazienti risultati positivi sono asintomatici o presentano sintomi lievi; sono tutti in isolamento e costantemente monitorati dalla Asl che ha messo in atto tutte le misure previste dal protocollo sanitario per il contenimento del contagio. Il personale sanitario della struttura è stato temporaneamente sostituito da altri operatori Asl giunti in rinforzo.
In questo quadro, parrebbe che la Asl stia considerando di trasferire l’Hospice del Pta di Mottola – reparto inaugurato il 21 luglio e adibito al trattamento e all’assistenza di malati terminali – al Moscati di Taranto, qualora dovesse prefigurarsi una situazione emergenziale con un aumento di contagi nell’intera provincia che renderebbe dunque necessario riattivare il centro covid presente al secondo piano della struttura di Mottola.
Il centro covid di Mottola, rimasto inattivo dalla fine di maggio, può ospitare fino a 30 pazienti. Chiaro che nell’eventualità di una riattivazione del secondo piano per far fronte ai casi positivi di covid, i pazienti dell’Hospice lascerebbero il terzo piano della struttura, per farvi ritorno al termine dell’emergenza.
Naturalmente queste sono ipotesi, che non hanno trovato conferma ufficiale della Asl, ma che al momento sembrano essere plausibili, visto l’intervento di pulizia e sanificazione – seppure costantemente sottoposti ad interventi programmati – da parte degli operatori Sanitaservice Asl.
Il PTA di Mottola – Ex Umberto I – riconvertito a PTA (come indicato da direttive stabilite dal piano di riordino ospedaliero a firma del governatore Emiliano) con una spesa di 40 milioni di euro, è una struttura moderna e attrezzata che viene utilizzata al 10% delle sue capacità e che, nella maggior parte dell’anno, resta sottoimpiegata.