“Per 5 anni abbiamo provato a far capire che serve una seria programmazione per quanto riguarda la sanità, ma il duo Emiliano – Rossi continua ad andare avanti senza alcuna pianificazione e le delibere prodotte sono rimaste in gran parte sulla carta, mentre quelle poche attuate hanno prodotto solo danni. Gli ultimi risultati fallimentari in ordine di tempo sono l’Utin, l’Unità di Terapia Intensiva Neonatale del Ss. Annunziata di Taranto, di cui è stata smentita la chiusura, ma di fatto depotenziata con la gestione dei neonati con complicanze meno gravi e la (non) soluzione trovata per decongestionare il Pronto Soccorso, ovvero il trasferimento della Guardia Medica nei locali attigui all’ospedale, con l’invito di Rossi a non recarsi al Pronto Soccorso se non per i casi più gravi. A fronte del depotenziamento della sanità pubblica, la sanità privata non solo non ha visto tagli, ma è stata addirittura potenziata, tanto da dover essere coinvolta nella gestione dell’emergenza sanitaria. L’ennesima prova che nomine come quella dei direttori generali delle Asl non dovrebbero essere di natura politica. Rossi, nominato da Emiliano, in questi anni non si è mai opposto alle decisioni di un piano ospedaliero scellerato, che ha di fatto chiuso presidi importanti sul territorio, parlando di riconversioni in realtà inesistenti e non ha mai fatto una seria programmazione. Perchè non è stata mai fatta quella ricognizione del personale che chiediamo da anni in modo da potenziare i reparti in difficoltà? Perchè continua a esserci carenza di medici e di infermieri ?” Lo dichiara il consigliere del M5S Marco Galante.
“È mancata completamente l’attenzione per presidi periferici come quelli di Castellaneta, Manduria, Martina Franca, Grottaglie. Quest’ultimo praticamente attivo solo sulla carta, nonostante l’ipocrisia dei politici del territorio che continuano a parlare di investimenti importanti per la struttura (arrivati casualmente in campagna elettorale) dopo aver chiuso Pronto Soccorso, Punto nascita, Chirurgia, Ortopedia. A nulla valgono quindi i proclami di Emiliano e della sua squadra sulle iniziative da intraprendere in sanità, perchè in questi cinque anni hanno ampiamente dimostrato e messo in atto la loro visione del sistema sanitario, danneggiando pesantemente il territorio tarantino. Visti tutti questi ‘successi’ Emiliano ha rinnovato l’incarico al direttore generale, ovviamente con relativo aumento di stipendio e attinge dalla sanità ionica per i candidati delle liste a suo sostegno. Niente di illegittimo, lo sappiamo, ma scelte di cui contestiamo l’opportunità vista la sovrapposizione d’interessi di alcuni candidati in un tema come la sanità, che dovrebbe restare fuori da giochi politici e dalla campagna elettorale”.