Con la delibera approvata giovedì 6 agosto dalla giunta Melucci si conclude la fase di studio sulla mobilità ciclabile e si dà avvio alla realizzazione dei primi percorsi.
È volontà dell’amministrazione Melucci far seguire a questo primo avvio di lavori una fase di confronto e partecipazione con cittadini e stakeholder per condividere lo studio fatto e le scelte sugli ulteriori progetti di mobilità leggera che si vogliono attuare.
Sono stati studiati e analizzati più di 16.000 percorsi casa-scuola e casa-lavoro per definire e avviare la realizzazione di piste ciclabili compatibili con le reali esigenze di mobilità leggera.
L’amministrazione, a partire dalla redazione del PUMS approvato nel 2018, è impegnata in un’azione ad ampio spettro per realizzare una rete continua e sicura di itinerari ciclabili in grado di connettere reciprocamente i quartieri della città con i principali attrattori di traffico e il centro storico.
È stata effettuata un’attività di coinvolgimento dell’università, delle scuole secondarie di secondo grado, degli enti e delle aziende pubbliche e delle Forze Armate e dei Corpi di Polizia per ricostruire i flussi di mobilità che, quotidianamente, si muovono dalla residenza verso i luoghi di destinazione. Questa attività, che per dimensioni e livello di collaborazione raggiunti costituisce uno dei primi casi del genere in Italia, potrà costituire la base per un’azione coordinata di “mobility management”.
La disponibilità di questi dati consentirà anche di effettuare un monitoraggio periodico dell’impatto derivante dall’attuazione dei suddetti provvedimenti facilmente aggiornabile.
Attraverso l’impiego di un modello di simulazione sono state individuate due sottoreti prioritarie che costituiscono un sistema che completa la circuitazione del quartiere Borgo saldandosi alla pista ciclabile già esistente su Viale Magna Grecia, corredandola di una serie di penetrazioni all’interno del quartiere con la realizzazione di specifici attraversamenti ciclopedonali.
«Presto – fa sapere l’assessore Gianni Cataldino – raggiungeremo l’obbiettivo di definire il Biciplan di Taranto, inteso come Piano attuativo dello scenario proposto dal PUMS del Comune. Per questo siamo in attesa della pubblicazione delle linee guida per l’attuazione degli interventi previsti dall’articolo 229 del decreto legislativo 34/2020 in materia di corsie ciclabili e miglioramento delle condizioni di sicurezza per la mobilità ciclistica. Per i primi interventi è stata prescelta una soluzione infrastrutturata “light” che garantisce rapidità di esecuzione, contenimento dei costi e massimizzazione della sicurezza per i ciclisti, rispetto alle soluzioni non infrastrutturate con impiego della sola segnaletica».
La pista ciclabile inizia a nord in corso Due Mari in corrispondenza del Ponte Girevole a senso unico in uscita dal ponte stesso in quanto la direzione opposta termina all’intersezione con via d’Aquino, per poi raggiungere frontalmente il ponte da via Matteotti in corsia riservata BUS dopo aver attraversato piazza Garibaldi. Questa diversione di tracciato si rende necessaria essendo vietati gli attraversamenti a raso, pedonali e quindi anche ciclabili, in corrispondenza dell’imboccatura del ponte stesso.
Prosegue con piazza Garibaldi, dove affacciano gli attrattori Palazzo Archita del Comune di Taranto nonché il Museo Archeologico Nazionale di Taranto e sbocca nell’area pedonale di via d’Aquino. La pista ciclabile, sempre unidirezionale, raggiunge il lungomare Vittorio Emanuele III percorrendo via Regina Margherita in direzione sud. Lungo il tratto di Vittorio Emanuele III è stato previsto, inoltre, il collegamento trasversale con il borgo attraverso piazza Ebalia e via Berardi in modo da riconnettersi all’area pedonale di piazza Maria Immacolata. Tale collegamento è utile al raggiungimento delle tre scuole superiori “Pitagora”, “Battaglini” e “Archita”.