“@ula 3.0” è l’ambizioso piano di digitalizzazione delle scuole comunali varato dall’amministrazione Melucci.
Con la firma della convenzione tra Comune di Taranto e “Ufficio Scolastico Regionale Puglia – Ufficio VII Ambito territoriale per la provincia di Taranto”, posta oggi dal sindaco Rinaldo Melucci e dalla direttrice generale Anna Cammalleri, alla presenza dei dirigenti scolastici, si avvia un percorso di innovazione che coinvolgerà tutte le classi di scuola secondaria di primo grado di Taranto.
L’ente comunale investirà in questo piano 1 milione di euro, finalizzati a dotare ogni aula di un monitor interattivo equipaggiato con un software didattico, in grado di interagire in maniera bidirezionale con i 20 tablet da destinare agli alunni. La dotazione riguarderà poco meno di 290 aule, nelle quali si inizierà a sperimentare il concetto di “flipped classroom” ossia la classe capovolta che rivede il concetto di “spazio” didattico: non più un luogo fisico, dove lezione e studio individuale cambiano forma senza derogare al rapporto studente/docente.
La necessità di dilatare gli spazi per garantire il distanziamento sociale nelle scuole è la conferma di come il piano “@ula 3.0” rappresenti una risposta anche in questa direzione. «Avevamo in mente questa rivoluzione già da tempo – ha spiegato il sindaco Melucci –, l’avvento dell’emergenza epidemiologica ci ha fatto capire quanto fosse urgente. Durante il lockdown abbiamo pensato a molte misure per favorire la ripartenza socio-economica del territorio, producendo un corposo provvedimento, la delibera 108/20, che conteneva anche la misura che avviamo oggi. Il nostro rapporto con le scuole del territorio, in questo modo, si rinsalda condividendo una prospettiva innovativa che appartiene già a diverse nazioni nel mondo, e che noi rilanciamo dal Sud come modello di riferimento: quante altre città in Italia possono dire di avere tutta la scuola secondaria di primo grado configurata con aule di questo tipo? Le nostre scuole sono già un’eccellenza, ma siamo a fianco dei dirigenti per confermare e potenziare questo ruolo».
Cammalleri ha salutato positivamente la convenzione, sottolineandone la portata culturale. «Con questo piano andiamo oltre il perimetro delle nostre singole competenze – ha dichiarato –, incrociandole in maniera creativa. Nessuno ci ha obbligato a questa operazione, è la nostra cultura a farlo ponendoci al cospetto di un investimento i cui effetti, probabilmente, saranno visibili oltre i nostri singoli mandati. Ma questa è la conferma che il Sud, come ha anche avuto modo di rilevare il ministro Lucia Azzolina, ha energie intellettuali superiori e, soprattutto, una grande voglia di fare».
Parallelamente a questo piano, corrono tutti gli interventi di natura infrastrutturale necessari per garantire la ripartenza del 24 settembre e per rispondere a tutte le sollecitazioni pervenute dal mondo della scuola, durante i numerosi incontri in videoconferenza e in presenza effettuati in questi mesi.
«Siamo già partiti con diversi interventi – ha aggiunto il primo cittadino –, utilizzando le risorse assegnate al Comune di Taranto che provengono dal Fondo Strutturale Europeo 2014/2020, circa 800mila euro, e fondi interni. Abbiamo fatto di più, però, perché per la prima volta abbiamo compiuto una ricognizione del patrimonio immobiliare scolastico del Comune, stimando in 40 milioni di euro le risorse necessarie per riqualificarlo completamente, anche intervenendo con la ricostruzione di alcuni edifici risalenti a troppi decenni fa: siamo al lavoro per intercettare queste risorse».
Il piano “@ula 3.0”, oltre a prevedere la fornitura dei dispositivi elettronici, consentirà di ridisegnare anche gli arredi delle aule e, dettaglio importante, di implementare infrastrutture immateriali per potenziare la connessione wi-fi, al netto degli interventi eseguiti dai singoli istituti.