Dopo oltre due mesi di lockdown, le imprese artigiane hanno dovuto affrontare la sfida della ripartenza con responsabilità e rispetto delle regole. Per Casartigiani Taranto ora è tempo di bilanci.
«Dalle prime valutazioni sullo stato di salute dell’imprenditoria locale post Covid, – spiega il segretario interprovinciale Stefano Castronuovo – si evidenzia un calo dei ricavi tra il 20 e il 30% in tutti i settori produttivi. Il trend negativo riguarda soprattutto il settore benessere (acconciatura ed estetica). Proprio per questa categoria si prevedono, entro la fine dell’anno, nuove chiusure d’impresa. Almeno il 10% in più rispetto all’anno precedente».
Le prospettive economiche per il 2020 non lasciano dunque ben sperare. Con la scadenza del “divieto di licenziamento” la crisi si abbatterà anche sui dipendenti. Se i settori della ristorazione, dell’autoriparazione e dell’edilizia/impiantistica riusciranno a mantenere i livelli occupazionali, stessa cosa non si può dire per le categorie estetica e acconciatura, arti grafiche e tipografia, per le quali si ipotizzano tagli del 50% sulla forza lavoro.
«Il costo del lavoro è quello che incide maggiormente sulle imprese. – rileva Castronuovo – Attendiamo la pubblicazione del decreto agosto che introdurrà importanti sgravi contributivi per le aziende che assumeranno con contratto a tempo indeterminato».
Molte aziende rinunceranno anche alle ferie estive pur di recuperare i mesi di chiusura forzata durante il lockdown sperando si sconfiggere la crisi e ritornare presto alla normalità. Questo significa che molti titolari d’impresa e i loro dipendenti non utilizzeranno il bonus vacanze messo a disposizione dal Governo. Anche per questo Casartigiani Taranto, nonostante la pausa estiva, continuerà ad informare ed offrire adeguato supporto alle imprese artigiane.
«Da marzo ad oggi abbiamo ricevuto 2500 richieste di assistenza, registrando anche nuove iscrizioni (circa il 20%). – fa sapere il segretario interprovinciale – Abbiamo gestito 120 pratiche relativamente ai finanziamenti di Artigiancassa, erogando complessivamente un milione e 375mila euro. Per quanto riguarda il Microprestito, abbiamo seguito oltre 40 aziende, il 40% delle quali sono state già ammesse a finanziamento (800mila euro totali) dalla Regione Puglia. Questa misura economica e quella messa in campo dal Comune di Taranto, – prosegue Castronuovo – sono stati strumenti utili. Certo, si può fare di più ma è un buon inizio per aiutare le imprese».
Nei giorni scorsi intanto è tornato a riunirsi il consiglio direttivo di Casartigiani Taranto, il primo dopo la pandemia, nel corso del quale sono state evidenziate le difficoltà del momento e avanzate numerose proposte per rilanciare l’artigianato locale. L’associazione si è quindi impegnata a programmare già da settembre, una serie di iniziative finalizzate alla ripresa economica dell’imprenditoria locale.