“Il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli fa bene a chiarire ancora una volta i termini del nuovo percorso che attende l’ex Ilva di Taranto. Per la prima volta un Ministro dello Sviluppo economico della Repubblica italiana non si accanisce più verso la continuità produttiva di altiforni e cokerie, che di fatto hanno devastato Taranto e per i quali è impossibile una compatibilità ambientale, ma apre l’orizzonte a nuovi percorsi. Il capoluogo ionico potrebbe diventare un esempio per tutto il Paese instradandosi verso la creazione di hub dell’idrogeno verde che, voglio ribadire nuovamente, non è assolutamente legato all’acciaio. Chi sostiene o ha sostenuto il contrario, non solo ignora che ad oggi non esistono impianti con un’alimentazione a idrogeno capaci di produrre milioni di tonnellate di acciaio l’anno, ma dimostra di essere in malafede e di non volere un cambiamento per Taranto. Inoltre, tornando alla questione Ilva, la nostra posizione è sempre stata ben chiara: vogliamo la dismissione dell’area a caldo dell’ex Ilva di Taranto, rinforzando l’area a freddo sul modello di quello che è avvenuto a Genova e a Trieste. Su questa linea si ricollega anche la proposta della nostra candidata M5S alla Presidenza della Regione Puglia, Antonella Laricchia, sostenuta da tutti i parlamentari pugliesi del M5S, e su cui mi auguro il Governo possa esprimersi al più presto. Le risorse del Recovery Fund sono un’occasione che non possiamo lasciarci sfuggire per la riconversione economica della città”. Lo dichiara il deputato di Taranto del M5S, Giovanni Vianello, membro delle commissioni Ambiente ed Ecomafie.