“Un’operazione verità su quanto accaduto ieri notte in Consiglio al momento del voto sulla doppia preferenza, per replicare con i fatti ad una narrazione, quella del presidente Michele Emiliano, che non risponde a realtà”. Questo il motivo per il quale i gruppo consiliare di centrodestra, Fratelli d’Italia e Forza Italia, hanno convocato questa mattina una conferenza stampa alla quale sono intervenuti il capogruppo di FdI Ignazio Zullo e i consiglieri regionali Erio Congedo, Domenico Damascelli, Renato Perrini e Francesco Ventola. Un’occasione per ribadire la volontà di tornare in Aula e approvare il disegno di legge della Giunta regionale e licenziato favorevolmente dalla VII commissione consiliare – come ricordato dallo stesso presidente Erio Congedo – e su cui la maggioranza ha fatto venire meno il meno legale.
Posizione rimarcata nella lettera inviata dal gruppo di Fratelli d’Italia al presidente del Consiglio Mario Loizzo, in cui si chiede la convocazione urgente dell’Assemblea. “Le forze politiche rappresentate in Consiglio – si legge nella nota – hanno il diritto/dovere di esprimersi sulla doppia preferenza di genere e abbiamo il tempo necessario almeno fino al 5 agosto per porre rimedio ad una strategia messa in atto dal presidente Emiliano che aveva compreso di non poter tenere unita la maggioranza dopo che una parte di essa aveva votato con le minoranze l’emendamento finalizzato a dirimere la posizione tecnico-politica del prof. Lopalco”. La modifica proposta, a firma del consigliere di Forza Italia Domenico Damascelli, estendeva infatti l’ineleggibilità anche ai “soggetti nominati a qualunque titolo nella task force della Regione Puglia, che siano alle dirette dipendenze della stessa o che abbiano stipulato contratti di consulenza o collaborazione”. “Emiliano – ha chiosato Damascelli – ha dimostrato ancora una volta di non essere in grado di guidare la sua maggioranza, di tenerla unita per l’approvazione di un provvedimento dello stesso Governo regionale”.
“Noi siamo favorevoli alla doppia preferenza – ha insistito Francesco Ventola – e siamo pronti a votarla a patto che non sia utilizzata come “cavallo di Troia” per introdurre altri emendamenti atti a destabilizzare la legge elettorale vigente che non può essere modificata a colpi di maggioranza. Emiliano, che si erge a strenuo difensore delle donne, non ha rispettato la rappresentanza di genere né nella composizione della sua Giunta, né nelle nomine ‘intuitu personae’ a capo di enti regionali o aziende sanitarie”.
“Torniamo in Aula con urgenza – ha concluso il capogruppo Ignazio Zullo – ma solo per votare la modifica alla legge elettorale prevista dal testo licenziato dalla Giunta e votato favorevolmente dalla commissione Affari Istituzionali, in una cornice di piena legittimità. Non altro”.