“Le risorse che arriveranno dall’Europa devono essere usate per la riconversione economica di Taranto. Lo dobbiamo ai tarantini che da anni pagano per le scelte disastrose dei Governi precedenti che li hanno costretti a scegliere tra lavoro e salute. Un futuro diverso è possibile, come ha già dichiarato il Ministro Patuanelli, che incontrerò assieme ai parlamentari pugliesi per ribadire ancora una volta la richiesta dei cittadini e dei sindaci dell’area industriale di crisi complessa di Taranto: l’accordo di programma per il futuro dell’ex Ilva, come è stato fatto a Trieste e Genova”. Lo dichiara la candidata presidente del M5S alla Regione Puglia Antonella Laricchia.
“Una parte dei fondi del Recovery Fund – continua Laricchia – va impiegata non solo per la chiusura dell’area a caldo ma anche per la realizzazione di interventi di bonifica e risanamento dell’area dismessa e per l’avvio di un piano industriale per il consolidamento delle lavorazioni a freddo, assicurando al contempo la tutela dei livelli occupazionali. Inoltre occorre realizzare nuove attività economiche nell’ottica delle energie rinnovabili, e in questo contesto si potrebbero collocare attività legate allo sviluppo del tema dell’idrogeno. Con le risorse che arriveranno si deve imprimere la svolta per cambiare il destino della città, quello che da sempre immaginiamo per questo territorio: chiusura progressiva delle fonti inquinanti e riconversione economica a partire dalle eccellenze che già ci sono, puntando sull’economia del mare e sulla valorizzazione del patrimonio artistico, culturale ed enogastronomico. È il momento di risarcire Taranto per tutto quello che ha subito”.