Il Comitato Cittadino per la Salute e l’Ambiente a Taranto chiede che la Regione Puglia faccia proseguire lo Studio di coorte sugli effetti delle esposizioni ambientali e occupazionali sulla morbosità e mortalità della popolazione residente a Taranto.
“Noi vogliamo sapere – si legge sul comunicato – se i provvedimenti salva-ILVA e la condotta dell’attuale governo abbiano consentito un eccesso di malati e morti attribuibili all’inquinamento industriale. La prosecuzione dello studio epidemiologico consentirebbe proprio questo”.
La lettera del Comitato Cittadino al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano prosegue così:
“Una verifica aggiornata dello stato di salute della popolazione di Taranto chiarirebbe molti dubbi e darebbe ai decisori politici un chiaro segnale di avvertimento. Se infatti oggi i decisori politici dovessero prorogare la marcia di impianti che un domani dovessero risultare aver provocato malati e morti in eccesso, saremmo di fronte alla necessità di avviare un secondo processo Ambiente Svenduto per reiterazione di vari reati e per non aver protetto la popolazione”.
La richiesta è stata effettuata a mezzo di Posta Elettronica Certificata oggi dal Comitato Cittadino all’indirizzo protocollogeneralepresidenza@pec.rupar.puglia.it, a nome delle seguenti associazioni:
Associazione PeaceLink (Alessandro Marescotti)
Comitato Quartiere Tamburi (Giuseppe Roberto)
Genitori Tarantini (Cinzia Zaninelli)
LiberiAmo Taranto (Maria Arpino)
Lovely Taranto (Antonella Coronese)
Rappresentante legale del Comitato: Massimo Castellana
Il Comitato Cittadino per la Salute e l’Ambiente a Taranto