Nonostante siano state create con uno scopo chiaramente aziendale, le VPN vengono utilizzate piuttosto di frequente anche dai privati che hanno a cuore la sicurezza dei propri dati nel momento in cui navigano online.
Possono essere tante le ragioni che spingono i privati a volersi dotare di una rete VPN. È il caso, ad esempio, degli appassionati di scommesse e del gambling online: navigare con una rete privata su piattaforme già sicure come NetBet blackjack, vuole dire essere praticamente in una botta di ferro, certi che i propri dati non potranno essere individuati da alcun malintenzionato. Stessa sorte per i movimenti legati al proprio conto di gioco, che saranno tutelati in ogni momento e non produrranno alcun tipo di preoccupazione per gli utenti durante l’esperienza di gioco.
Cosa permette di fare una VPN
La rete VPN si caratterizza per funzionare in modo molto semplice, dal momento che va a creare un tunnel virtuale tra il computer dell’utente e un server sicuro che appartiene a chi fornisce il servizio VPN. L’intero traffico che viene sviluppato tramite il sistema criptato nel “tragitto” dal computer al server, per poi essere diffuso in maniera normale sul web.
In poche parole, questo sistema di sicurezza offre la possibilità di navigare in maniera privata e affidabile anche nel momento in cui ci si collega all’interno delle reti WiFi pubbliche. Queste ultime sono delle reti che, spesso e volentieri, vengono tenute sotto controllo da parte di terzi e malintenzionati che vorrebbero spiare sia la cronologia che le password che vengono inserite da parte dell’utente in tutte quelle piattaforme che non impiegano il protocollo HTTPS.
Le reti VPN, quindi, riescono a tornare particolarmente utile per alleviare tutti i vari effetti negativi legati alla questione della sorveglianza di massa. Grazie all’impiego di un servizio VPN, la navigazione sul web risulta essere creata in realtà da parte di un datacenter anonimo che si trova in tutt’altro posto rispetto a quello in cui si abita.
Come si deve scegliere un fornitore VPN
Ci sono tante necessità per cui si può prendere in considerazione l’utilizzo di una rete VPN. La scelta di un fornitore VPN passa anche dalla valutazione di svariati criteri, come ad esempio la disponibilità di Paesi. Insomma, maggiore è il numero di Paesi e meglio è. Di solito, è bene accertarsi che ci siano tra 25 e 50 Paesi supportati, ma una soluzione ancora migliore è rappresentata dal caso in cui il fornitore garantisce pure un server in Italia, da usare mentre invece si è all’estero.
Un altro criterio da valutare a fondo è legato al quantitativo di dispositivi che sono collegati. È chiaro che è impossibile acquistare un servizio per poi poterci collegare solamente uno o al massimo due device alla volta. Soprattutto per chi fa una scelta del genere per tutta la propria famiglia, serve optare per un servizio che supporti il collegamento quantomeno con 5 dispositivi.
Un altro criterio da tenere ovviamente in considerazione è quello legato al supporto OpenVPN. Meglio evitare concetti eccessivamente tecnici e complessi, ma è importante sapere che non tutte le tipologie di crittografia sono sicure allo stesso modo. Giusto per fare un esempio, è meglio stare alla larga da PPTP, mentre OpenVPN si caratterizza per essere uno standard aperto e, di conseguenza, si sta rivelando sempre più efficace e affidabile.
Attenzione, poi, anche alla sede legale dove è stabilita l’azienda che offre il servizio di VPN e alla politica di logging che viene portata avanti dalla stessa. Nel secondo caso, l’utente dovrà andare a controllare le condizioni legate alla privacy che vengono proposte dal fornitore e stare ben attenti alla garanzia circa una logging policy pari a zero. Nel primo caso, in riferimento alla sede legale dell’azienda stessa, ci sono vari suggerimenti da seguire: meglio evitare provider a stelle e strisce, visto che spesso e volentieri subiscono le intercettazioni del governo Usa. Meglio puntare su provider di Paesi del Nord Europa, piuttosto che dell’Australia.