Mercoledì 8 Luglio è stato siglato a Taranto il protocollo d’intesa tra Regione Puglia, Università degli Studi di Bari e ASL Taranto per l’attivazione del corso di laurea in Medicina e Chirurgia che avrà come sede l’edificio che ospitava la Banca d’Italia.
Finalmente potranno essere effettuati quei lavori urgenti perché si possa consentire a Settembre 2020 l’avvio del 1° anno di formazione e mettere successivamente in campo tutte le azioni per il completamento delle opere strutturali e formative necessarie per giungere all’autonomia universitaria tanto auspicata nel triennio previsto.
Gli attivisti del Meet Up Amici di Beppe Grillo Taranto hanno da sempre visto nell’università e nella cultura lo sbocco principale per far risorgere la Città da oltre mezzo secolo schiava delle economie fossili e di una politica speculativa e conservatrice di uno status quo che garantiva bacini elettorali. E quale ghiotta occasione si è quindi presentata per la classe politica locale e regionale alla continua ricerca del facile consenso!
Questo protocollo d’intesa si è infatti rivelato una passerella per il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Cosimo Borraccino, entrambi candidati alle prossime regionali, e il Sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, che hanno cavalcato l’onda mediatica per attribuirsi meriti politici che a nulla sarebbero serviti se non fosse stato determinante l’impegno del Sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Mario Turco, che hanno opportunisticamente omesso di nominare e ringraziare, con dribbling da consumati navigatori della politica.
Ricordiamo infatti che la questione Taranto è entrata con impeto nell’agenda di Governo con la ricostituzione del Tavolo Istituzionale Permanente per l’area di Taranto, il CIS, con il Decreto del Presidente del Consiglio del 3 Febbraio 2020, la cui segreteria tecnica è stata affidata al Dipartimento per la Programmazione Economica che fa capo al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, il portavoce del MoVimento 5 Stelle al Senato, Mario Turco.
E sono state proprio la risolutezza e l’intuizione della Presidenza del Consiglio, e quindi di Mario Turco, a creare i presupposti perché il progetto potesse realizzarsi. E’ stato l’artefice della trattativa con la Banca d’Italia sia per il trasferimento della sede che per l’abbattimento del costo dello stabile da 8 a 5 milioni: ben 3 milioni di euro risparmiati che saranno utilizzati a beneficio della comunità tarantina per altri progetti del CIS.
Al netto delle dichiarazioni autoreferenziali che abbiamo letto e ascoltato da parte dei politici presenti che hanno sistematicamente ignorato di nominare chi davvero si è impegnato per la realizzazione del progetto, è lecito chiedersi perché alla formalizzazione del protocollo fossero assenti rappresentanti della Presidenza del Consiglio e del Governo
E ancora di più come mai non vi erano rappresentanti del Ministero dell’Università e della Ricerca e del Ministero per il Sud!
Eppure non si stava formalizzando una sagra di paese, ma l’avvio del corso di laurea della Facoltà di Medicina a Taranto.
Indubbiamente l’intellighenzia politica locale e regionale è in evidente affanno, offuscata dall’applauso compiacente e dalla rincorsa della notizia ad ogni costo, e chi è attento avrà rilevato anche in questo caso che le assenze molto rumorose rischiano di condannare purtroppo la città ad un ruolo politico davvero marginale di cui poi qualcuno dovrà assumersi le responsabilità.