La struttura ubicata alle porte del capoluogo ricomincia ad accogliere ospiti extracomunitari, in conseguenza dei copiosi sbarchi di questi giorni a Lampedusa e riprende anche, puntuale e meticolosa, la necessaria attività di controllo della Questura di Taranto, che con le sue articolazioni e professionalità dell’Ufficio Immigrazione, Squadra Mobile e Digos, è impegnata per garantire ogni forma di legalità sia nell’ambito delle procedure di accoglienza che relativamente alla regolarità delle singole posizioni dei migranti.
Il particolare impegno degli operatori ha consentito di arrestare un giovane tunisino di 31 anni, il quale, nonostante fosse destinatario di provvedimento di respingimento emesso dal Questore di Palermo nello scorso settembre 2019 e riaccompagnato presso la nazione di provenienza, ha fatto, illecitamente, reingresso in Italia. Il fatto non è sfuggito ai poliziotti di servizio all’Hot Spot di Taranto che, grazie ai controlli incrociati svolti in tempi brevissimi attraverso la consultazione delle banche dati ed avvalendosi degli immediati accertamenti già effettuati dai colleghi di Agrigento, dopo aver verificato l’irregolarità della posizione del tunisino, lo hanno arrestato, come previsto dall’art. 14 della legge n. 286 del 1998 (Testo Unico Immigrazione) che punisce il reingresso sul territorio italiano per i cittadini extracomunitari.
L’attività degli uomini della Polizia di Stato non conosce davvero soste in questo periodo nella città di Taranto, anche nella delicata materia dell’immigrazione, nei confronti della quale è attualmente forte il richiamo a livello sociale e che, anche per la giornata della domenica, saranno impegnati per l’arrivo di ulteriori ospiti extacomunitari che giungeranno presso il locale Hot Spot.