Si è tenuta a Leporano la manifestazione promossa dall’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Vincenzo Damiano denominata “Battesimo Civico”. Un momento istituzionale di grande importanza e significato che ha previsto la consegna della Costituzione Italiana a tutti i cittadini leporanesi divenuti maggiorenni nel corso dell’anno. L’iniziativa, che ha avuto come obiettivo quello di accorciare la distanza tra i giovani e le Istituzioni, cercando di valorizzare l’importanza della partecipazione attiva alla vita politica e sociale della comunità, è stata fortemente voluta dal consigliere comunale delegato alle Politiche Giovanili, Serena Tardiota.
Ad esprimere soddisfazione per la realizzazione dell’evento è stato il primo cittadino, Vincenzo Damiano: “Abbiamo voluto dare il benvenuto ai nostri giovani concittadini nel mondo ‘adulto’ fatto di diritti e doveri, responsabilità e impegno civico. Il raggiungimento della maggiore età rappresenta un passo verso la cittadinanza attiva, entrando così a far parte della società civile a pieno titolo. Abbiamo donato ai nostri ragazzi una copia della Costituzione Italiana, le legge fondamentale dello Stato che rappresenta la base della convivenza civile oltreché il faro guida delle azioni quotidiane di ognuno di noi. Un gesto semplice, ma che riteniamo molto significativo per suggellare questo importante traguardo. Siamo certi – conclude Damiano – dell’impegno civico dei nostri giovani che rappresentano il futuro della nostra comunità oltreché la classe dirigente del domani”.
Durante la cerimonia l’Amministrazione Comunale, oltre ad aver donato una copia della Costituzione Italiana ai neo diciottenni, ha consegnato anche un vero e proprio attestato di Battesimo Civico per convalidare questo importante momento. Alla manifestazione hanno preso parte il sindaco dott. Vincenzo Damiano, il consigliere comunale delegato alle Politiche Giovanili dott.ssa Serena Tardiota, e il prof. avv. Paolo Ciocia, docente di Istituzioni di Diritto Pubblico presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.