È notte quando alla Sala Operativa della Questura di Taranto giunge una richiesta di aiuto: è una donna che racconta di essere stata aggredita e rapinata.
Le Volanti, immediatamente giunte sul posto, ricostruiscono l’accaduto: la donna si oppone ad una ennesima richiesta di denaro da parte di un congiunto, ne scaturisce la reazione violenta dell’uomo che, senza esitazione alcuna, la afferra per il collo, servendosi di un panno, e le strappa dalle mani il borsello, impossessandosi del modesto contenuto, circa 30 euro.
Al termine dell’aggressione, si allontana, quindi, dall’appartamento della donna facendo perdere le proprie tracce.
Non è la prima volta che succede; gli agenti conosco bene quell’uomo: si tratta, infatti, di un soggetto gravato da diversi precedenti per reati in materia di stupefacenti.
Le Volanti e la Squadra Mobile cominciano, quindi, a passare al setaccio tutti i luoghi da lui abitualmente frequentati, non tralasciando di monitorare anche la sua abitazione: è molto probabile, infatti, che possa passare proprio da lì in quanto unico e sicuro punto di riferimento.
L’intuizione dei poliziotti è corretta: l’uomo fa rientro nella sua abitazione. Il tempo di bloccare ogni possibile via di fuga e gli agenti irrompono nell’appartamento immobilizzando il ricercato che, proprio in quel frangente, stava accennando un tentativo di fuga da una finestra.
L’uomo viene, quindi, accompagnato presso gli Uffici della Questura ed al termine delle formalità di rito, sottoposto a fermo di indiziato di delitto per rapina pluriaggravata.