“Oggi abbiamo avuto l’ennesima conferma dello ‘stile Arcelor Mittal’. Sollecitata da settimane per riferire – attraverso un’audizione in quarta commissione consiliare – la politica aziendale in merito allo stabilimento di Taranto, ammesso che ce ne sia una, l’amministratore delegato Lucia Morselli ha invece spedito il direttore delle risorse umane Arturo Ferrucci per chiedere uno slittamento della seduta di 2/3 settimane, in attesa del loro ennesimo confronto col governo e le parti sociali. Le istituzioni locali, la comunità di Taranto, i lavoratori e le loro famiglie, i componenti il considerevole indotto continuano così ad essere ignorati e snobbati da un management che ha disatteso tutti gli impegni assunti sin dall’insediamento in un contesto segnato da gravi criticità che sono addirittura aumentate.
Non servono ulteriori elementi, quindi, al governo in carica per capire che quella Arcelor Mittal è una parentesi da archiviare immediatamente, dopo le mancate bonifiche ambientali, il ricorso disinvolto e massiccio alla cassa integrazione, la perdita di competitività dello stabilimento tarantino e della siderurgia italiana sui mercati internazionali, l’indotto ridotto allo stremo. Tocca allo Stato quindi occuparsi e preoccuparsi del comparto, direttamente e senza più tergiversare, prima che la situazione precipiti verso un punto di non ritorno: una posizione che ho più volte espresso e ribadito, e che giorno dopo giorno appare come l’unica credibile, alla luce della mancanza di alternative vere”.
Taranto, 22 giugno 2020