Con l’affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva di 11 su 13 playground, l’iter di realizzazione dell’intera iniziativa riceve una spinta che consentirà di vedere già a luglio almeno i primi 3 cantieri aperti. L’intervento può annoverarsi tra quelli di “urbanistica tattica”, micro-iniezioni di rigenerazione urbana che coinvolgono diverse direzioni (Urbanistica, Lavori Pubblici, Patrimonio, Ambiente), ognuna impegnata a realizzare un pezzo del mosaico.
Porzioni di aree comunali saranno destinate a spazi per lo sport e il divertimento per bambini, adolescenti, adulti, nuovi luoghi di aggregazione dove saranno interpretate e valorizzate le diverse “dimensioni” del gioco: il gioco come divertimento, come strumento di apprendimento, come stimolo per la creatività e l’espressione di sé, come opportunità di inclusione sociale, come attività fisica, come strumento terapeutico, come risorsa per rafforzare il senso di appartenenza alla città.
La dotazione finanziaria prevista per l’intervento è di 450mila euro. Con queste risorse saranno realizzati i playground e gli impianti a servizio nelle porzioni delle aree comunali obiettivo del progetto, mentre con risorse differenti la direzione Ambiente provvederà a riqualificare il verde urbano circostante.
Sono tre le tipologie di playground previste dal progetto “Quartieri in gioco”:
- playground multisportivi (Porta Napoli, piazza Marconi, via Venezia, via Calamandrei, via Lago di Viverone, via Etolia, piazza Lo Jucco);
- attrezzature ginniche e intrattenimento per bambini (Parco del Mirto, Giardini Virgilio, Parco della Gioia);
- progetti di riqualificazione integrati (viale del Lavoro/piazza Aquilone, via Catanzaro, viale del Tramonto).
«Il progetto “Quartieri in gioco” nasce dalla continua attività di ascolto dei cittadini svolta dall’amministrazione – ha spiegato il sindaco Rinaldo Melucci –, dal riscontro della presenza irrilevante di spazi pubblici aperti a tutti. Recuperiamo questo gap con un puntuale intervento di rigenerazione che restituirà dignità ai luoghi e occasioni di socialità ai cittadini: un pezzo non indifferente della nostra strategia di transizione».