Era stato indagato per truffa aggravata ai danni dell’Inps, un pensionato di 80 anni di Maruggio che dal 2002 aveva percepito la pensione di invalidità per la sua condizione di cecità.
L’uomo, difeso dai legali Dario Basile e Davide Parlatano, un anno fa era finito al centro delle cronache per la sua “falsa cecità” – secondo l’accusa degli inquirenti – subendo il sequestro della somma percepita dall’ente previdenziale negli ultimi 17 anni, pari a 154 mila euro.
Nell’agosto del 2019, infatti, i militari della Compagnia di Manduria avevano eseguito un decreto di sequestro preventivo – disposto dal gip del Tribunale di Taranto, il Dott. Pompeo Carriere – con la confisca dei beni e delle disponibilità finanziarie dell’uomo, a seguito di un’indagine condotta dalle Fiamme Gialle a partire dal febbraio 2019, che aveva evidenziato l’autonomia dell’uomo negli spostamenti. Autonomia che i militari avevano accertato attraverso pedinamenti e filmati, mentre il cittadino maruggese era intento a svolgere le proprie attività quotidiane: “mentre autonomamente camminava a piedi per le strade del paese, attraversava la strada, faceva la spesa, contando il denaro ricevuto come resto e mentre si soffermava a leggere i cartelli pubblicitari.”
I legali dell’uomo sono riusciti, infine, ad ottenere l’archiviazione del caso – decisa dal gip del Tribunale di Taranto, Pompeo Carriere – con la restituzione della somma percepita dall’uomo dal 2002, riuscendo a dimostrare, mediante relativa documentazione clinica che attesta le condizioni di oggettiva invalidità dell’assistito, che l’uomo è realmente affetto da un serio calo della vista che gli consente un margine di autonomia negli spostamenti e nelle attività di vita quotidiana.
L’autonomia dell’anziano cittadino di Maruggio, – come accertato e stabilito dal gip che ha deciso per l’archiviazione del caso, con la caduta delle accuse per l’uomo e la restituzione del denaro e dei beni sequestrati nell’agosto 2019 – non è in contrasto dunque con la comprovata invalidità dell’anziano signore che – come ampiamente dimostrato in sede giuridica – è un soggetto avente reale diritto al sussidio dell’INPS.