Ieri a Taranto si è tenuta, come in circa 20 città del Paese, la mobilitazione di lavoratori, disoccupati, studenti, promossa da un coordinamento di sigle sindacali, lavoratori e quadri sindacali, a cui partecipa anche il Fronte della Gioventù Comunista (FGC), organizzazione di giovani studenti e lavoratori. “Far pagare la crisi ai padroni” è lo slogan delle mobilitazioni, che lanciano la parola d’ordine della costruzione di un fronte unico di classe. Mobilitarsi, scendere in strada è quanto mai necessario per respingere l’offensiva di chi, a suon di licenziamenti, sfruttamento e repressione vuole farci pagare il costo di questa crisi mentre riceve aiuti miliardari dal governo. Non c’è tempo da perdere, è il momento di lottare.
In un mese 274mila persone hanno perso il lavoro. In tutta Italia per i lavoratori arrivano licenziamenti, sfruttamento, repressione, mentre industriali e imprese ricevono aiuti miliardari dal governo. Si prepara una nuova stagione di austerità e di politiche antipopolari, in cui verranno a chiederci sacrifici e responsabilità, per salvare i profitti delle imprese mettendo le mani nelle nostre tasche. A questo attacco bisogna rispondere unendo in un fronte unico di classe le lotte dei lavoratori, dei disoccupati, dei precari, degli studenti. Si dovrà partire da ogni fabbrica, dalle campagne, dai quartieri, da ogni scuola e università, per dare un messaggio chiaro: non saremo noi a pagare questa crisi. Paghino i padroni.