Il Governo intervenga immediatamente per sbloccare il progetto dell’ospedale San Cataldo. Non ci può essere altro valore o interesse da tutelare più della qualità della vita, non c’è ordinamento che sia credibile se continua a ipotecare così il futuro di un’intera comunità.
È indecente che si parli di acciaio a Taranto in questi giorni, mentre ai cittadini non si riesce ormai da anni a consegnare una sanità di eccellenza. È una vergogna nazionale, un vero e proprio delitto contro la vita umana.
Poi ci chiediamo perché i tarantini non vogliano più sentir ragioni sull’Ilva o perché l’Europa ammonisca sistematicamente l’Italia sull’uso corretto dei fondi per la transizione giusta.
Il Governo deve sapere che, senza una parola urgente e definitiva sull’ospedale San Cataldo, anche per il suo negoziato su Ilva si restringono ulteriormente le possibilità di collaborazione con la città.
Adesso prima Taranto incassa il necessario, poi si discute del resto.