Duro sfogo del primo cittadino di Maruggio, Alfredo Longo, che ieri sera ha condiviso sulla propria pagina Facebook un video che mostra una Campomarino gremita di persone “Ho confidato nella civiltà e nel senso civico di ognuno di voi ma ho sbagliato. Oggi a Campomarino – scrive ancora Longo – c’era di tutto, assembramenti in piazza e davanti ogni locale, gente senza mascherina che rideva e scherzava, persone in spiaggia a bere e mangiare come se nulla mai fosse successo!”
Le parole del sindaco di Maruggio sono di grande preoccupazione e di rabbia. Talmente dure da chiedersi se non sia eccessivo l’atteggiamento, ormai dilagante, da parte di primi cittadini e governatori di Regione. Da Vincenzo De Luca, governatore delle Campania, passando per il corregionale sindaco di Bari, Antonio Decaro: diventati entrambi protagonisti involontari di meme e battute sul web, hanno provocato le reazioni più disparate – tra “inseguimenti” di cittadini che, in barba al lockdown, giravano indisturbati come se nulla fosse, alla “minaccia” (iperbolica) fatta del governatore De Luca di mandare carabinieri con lanciafiamme a quanti avessero inteso festeggiare la propria Laurea – convogliando consensi, ma anche aspre critiche, per una condizione di emergenza dovuta al covid19, che sembra aver tirato fuori dai rappresentati delle istituzioni locali, una vera e propria sete di ordine e disciplina, degna di un film bellico, con ronde e coprifuoco.
Solo alcuni giorni fa, Michele Emiliano, dopo l’aumento di contagi in Puglia da 7 casi a 27, aveva tuonato severo: “Stop alla movida, o faccio chiudere i locali”.
Sì che in questi ultimi 60 giorni surreali di lookdown gli italiani, tutti, si sono abituati a dover controllare la lista di ordinanze e decreti, spuntando le caselle del “si può” e “non si può”, prima di muovere un passo; d’altro canto sappiamo bene che dovremo convivere con il virus nei mesi a venire e, quanto la prudenza e il senso di responsabilità dei cittadini, siano fondamentali per evitare il propagarsi dei contagi.
Lo sfogo del sindaco Longo prosegue citando le tante vittime del covid e “minacciando” multe a chi non rispetta le regole: “È successo che sono morte più di 32.000 persone in 3 mesi e tra questi ci sono più di 160 medici ed altrettanti infermieri e volontari, quelli che avete chiamato EROI fino a pochi giorni fa! Credete davvero che questa gente sia morta invano? Sia morta in nome della coglionaggine che avete dimostrato di avere in questo weekend? Se non provate un minimo di vergogna – prosegue il sindaco di Maruggio – per la vostra ignoranza e disprezzo delle norme, ve le ricorderò subito! Non ci sarà un altro fine settimana come questo! – e aggiunge – “Volete le multe? Ci saranno!”
Pur comprendendo la preoccupazione del sindaco Longo, mossa sicuramente dall’intenzione di proteggere e difendere la salute dei suoi cittadini, ci chiediamo e gli chiediamo: non sarebbe più efficace aumentare i controlli in prossimità dei cosiddetti luoghi di assembramento, anziché affidarsi al solo buonsenso dei cittadini?
Naturalmente le scene viste ieri a Campomarino, sono solo uno spunto per ragionare sulle conseguenze sociali e politiche di questo periodo storico. Non vuole essere in alcun modo la crocifissione di un sindaco, ma un modo per riflettere e chiederci quanto sia stato efficace, da parte dello Stato e poi delle Regioni e poi, ancora, dei Comuni, declinare le regole in un certo modo e con determinate tempistiche.
I gestori di locali e di negozi, finalmente, hanno potuto riaprire le proprie attività, spendendo soldi per la sanificazione, i DPI e ripartendo dopo 60 giorni di fermo, con la preoccupazione di non farcela e la voglia di riscatto. Dall’altra parte ci sono i cittadini, che in questo lookdown hanno dovuto necessariamente derogare le proprie libertà per una causa eccezionale e per proteggere la propria salute e quella dei propri cari.
Ma, siamo sicuri che la responsabilità di questo “libera tutti” e di comportamenti “indisciplinati”, non si nasconda nelle pieghe di pagine e articoli e rimandi a “visto che”, “considerato che”, dei vari emendamenti ed ordinanze?
Non fraintendiamoci: anche noi invitiamo alla prudenza e alla civiltà, al rispetto del distanziamento sociale e, più in generale, ad evitare assembramenti e ad assumere comportamenti che non ci facciano ripiombare alla Fase1 (chi vorrebbe mai ritornare alla clausura domestica…), ma poniamo un giusto dubbio: sono i cittadini – il caso di Maruggio è solo uno spunto, lo ribadiamo – a non comprendere le regole o ad ignorarle oppure, a partire dallo Stato, i provvedimenti intrapresi hanno poca aderenza alla realtà e prevalgono di astrattismi?
“Preferisco mille volte vedervi frignare e battere i piedi perché non vi ho dato la possibilità di sedervi ad un tavolino insieme ai vostri amici – conclude il sindaco Longo – piuttosto che ascoltare la voce rotta di qualcuno che avrà perso un parente per colpa vostra! Grazie di tutto, fate venir fuori la parte peggiore di me!”
Non ce ne voglia il sindaco Longo, a cui ribadiamo il nostro rispetto per il lavoro che svolge nella comunità di Maruggio, ma vogliamo chiedere ai rappresentanti delle istituzioni: questa comunicazione dal tono imperativo, è davvero necessaria?