Fim, Fiom e Uilm ritengono non più rinviabile un incontro con Ilva in Amministrazione Straordinaria per segnalare tutte le criticità che, in particolar modo in questa fase, stanno emergendo con la produzione in area ghisa scesa al di sotto del minimo tecnico per gli altiforni.
Tale situazione sta procurando seri problemi agli stessi impianti e crediamo necessario che i Commissari Straodinari, proprietari dello stabilimento ex ILVA, debbano essere messi a conoscenza di quanto sta accadendo all’interno della fabbrica.
Infatti, Arcelor Mittal ha deciso unilateralmente di scendere sotto la soglia del minimo tecnico previsto di 8500 T e ha, di fatto, ridimensionato drasticamente le manutenzioni sia sugli impianti attualmente in marcia che delle manutezioni centrali con punte del 90% del personale in cassa integrazione.
Inoltre, riteniamo un primo passo, se pur in ritardo, la convocazione del 27 maggio di Ilva in AS rispetto all’avvio delle bonifiche e che indubbiamente deve favorire un maggior coinvolgimento in termini di rientro del personale attualmente in cassa integrazione. Infine, per Fim, Fiom e Uilm ribadiscono l’imprescindibilità della garanzia sulla clausola di salvagurdia occupazionale contenuta all’interno dell’accordo del 6 settembre 2018.
Pertanto, le scriventi organizzazioni sindacali chiedono un incontro urgente per affrontare le tematiche sopra esposte.