Nelle prime ore del mattino, in Lizzano (TA), i Carabinieri della Compagnia di Manduria (TA), coadiuvati nella fase esecutiva dai colleghi dello Squadrone Eliportato Carabinieri “Cacciatori Puglia” e del Nucleo Cinofili di Modugno (BA), hanno dato esecuzione a due distinte ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del Tribunale di Taranto, su richiesta della locale Procura, nei confronti 5 giovani lizzanesi, ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso in: furto aggravato, danneggiamento, violenza privata, lesioni personali gravi, rapina aggravata, nonché detenzione e porto illegale di arma da sparo:
1) S.A., 19enne (O.C.C. in carcere);
2) M.M., 21enne (O.C.C. in carcere);
3) D.R.A., 27enne (O.C.C. in carcere);
4) D.A.A., 19enne (O.C.C. agli arresti domiciliari);
5) C.D., 18 anni (O.C.C. agli arresti domiciliari).
I predetti, che in più occasioni hanno evidenziato una spiccata tendenza a delinquere, fanno parte di un medesimo gruppo criminale emergente in Lizzano che, nonostante la giovanissima età dei componenti, annovera già numerosi episodi di reati contro il patrimonio e la persona.
Le indagini, consistite in audizione di testimoni e nella meticolosa analisi dei filmati dei sistemi di videosorveglianza installati lungo il reticolato viario, hanno consentito di appurare che:
– il 22 gennaio 2020 S.A. e M.M., travisati da passamontagna perpetravano una rapina a mano armata ai danni di una parafarmacia di Lizzano;
– il 31 marzo 2020, nottetempo, S.A. e D.R.A. perpetravano in rapida successione 3 furti in danno di altrettanti esercizi commerciali della zona (un negozio di acconciature, una pescheria e un negozio di elettrodomestici), asportando merce e denaro contante;
– il 12 aprile del 2020, S.A., D.R.A., D.A.A. e C.D., davano dimostrazione di tutta la loro spregiudicatezza ed efferatezza, effettuando nelle prime ore del pomeriggio una vera e propria “spedizione punitiva” presso l’abitazione di una famiglia di Lizzano, ritenuta responsabile di aver fornito ai Carabinieri alcuni filmati registrati dall’impianto di videosorveglianza della loro abitazione, che avrebbero potuto in qualche modo aver ripreso le loro attività illecite. In tale circostanza, i quattro soggetti coinvolti rivolgevano al capofamiglia pesanti minacce per costringerlo a rimuovere l’impianto e a consegnare loro i filmati d’interesse, procedendo altresì a percuoterlo con inaudita ferocia, provocandogli lesioni personali gravi e lasciandolo a terra privo di sensi. Tale episodio, particolarmente allarmante sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica, ha indotto l’A.G. procedente ad emettere apposito provvedimento cautelare sulla base della precisa ricostruzione degli eventi fornita dai Carabinieri.
Durante l’odierna operazione, i militari hanno altresì sottopostogli gli arrestati a perquisizioni domiciliari, rinvenendo e sequestrando a carico di:
-S.A.: una pistola scacciacani probabilmente utilizzata dallo stesso per consumare la rapina ai danni della parafarmacia del 22 gennaio u.s.,
· 16 grammi circa di sostanza stupefacente del tipo marijuana, un bilancino di precisione;
· un fucile a canne mozze cal. 12 con matricola abrasa. Alla luce di queste risultanze, il giovane dovrà pertanto rispondere di detenzione di arma da sparo clandestina e detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti;
– M.M., ulteriori 27 grammi di marijuana, per i quali risponderà di detenzione illecita di stupefacenti.