Casi positivi in Regione
Dall’inizio dell’emergenza in Puglia, il totale dei casi positivi al covid, è di 3065. Domenica 12 aprile, in tutta la Regione sono stati effettuati 1510 test per l’infezione da covid-19, con un esito di 85 casi positivi di cui: 8 a Bari, 36 a Bat, 24 a Brindisi, 15 a Foggia, 0 nella provincia di Lecce e 3 a Taranto. Nella stessa giornata 277 sono risultati i pazienti guariti e 7 le persone decedute (una a Bari, due a Foggia, una a Brindisi, una a Bat, una a Taranto ed una persone fuori Regione).
Il dato di ieri, 13 aprile, conferma un andamento stabile nel numero dei contagi: dei 949 test effettuati, infatti, 76 sono risultati positivi al coronavirus (41 a Bari, 5 in provincia di Bat, 21 a Brindisi, 0 a Foggia, 6 a Lecce, 4 a Taranto), e sono stati registrati 286 pazienti guariti e 7 decessi di cui, uno in provincia di Bari, due persone a Foggia, una a Brindisi, una nella Bat, una in provincia di Lecce e una persona in provincia di Taranto.
l totale di casi positivi al covid nella regione Puglia (su 31.922 test effettuati) è di 3.065 (962 a Bari, 301 nella Bat, 379 a Brindisi, 737 a Foggia, 424 a Lecce, 225 in provincia Taranto; 24 attribuiti a residenti fuori regione.)
I casi ricoverati al Covid “Moscati” di Taranto
Sulla base degli ultimi aggiornamenti forniti dalla Asl di Taranto, nel centro Covid, “Moscati” il 12 aprile erano ricoverati 73 pazienti, si sono registrati 5 pazienti guariti e due persone sono decedute. Il dato di ieri, 13 aprile, conferma il numero dei pazienti ricoverati: 73 di cui 5 nel reparto di Rianimazione, 25 nel reparto di Pneumologia, 30 nel reparto di Malattie Infettive e 13 nel reparto di Meidicina Covid. Alcuni dei pazienti ricoverati – come riportato da Asl Taranto – sono in attesa del primo tampone, altri del secondo test di conferma. A Mottola, nel presidio ospedaliero adibito a struttura “Covid post acuzie”, sono ricoverati 4 pazienti.
Casi di covid19 nello stabilimento ArcelorMittal
E’ negativo al primo tampone, l’operaio dell’Acciaieria 2 di ArcelorMittal che sabato 12 aprile, al termine del suo turno di lavoro, rientrando a casa, aveva accusato alcuni sintomi. L’operaio, residente a Massafra, è un addetto ai convertitori dell’Acciaieria 2 ed aveva regolarmente terminato il proprio turno di lavoro (dalle ore 15 alle 23) senza accusare sintomi. Solo il giorno seguente, ha avvertito alcuni malori e misurato la temperatura corporea, che segnava 38 gradi. L’operaio ha immediatamente chiamato il 118, che nello stesso pomeriggio, lo ha prelevato dall’abitazione con ambulanza per trasportarlo al centro Covid, “Moscati”, e sottoposto ad un primo tampone risultato negativo. Si è in attesa, in queste ore, di conoscere il risultato del secondo test effettuato.
Mentre l’azienda fa sapere di aver effettuato gli interventi di sanificazione previsti dai protocolli, del reparto D2 e dello spogliatoio, e lasciato a casa i colleghi di reparto del lavoratore in attesa degli esiti del secondo tampone, la preoccupazione dei sindacati per la possibilità che insorgano focolai di contagio all’interno dello stabilimento si fa sempre più concreta. Il lavoratore del reparto Acciaieria 2, sarebbe il terzo (se confermato dal secondo tampone) caso covid registrato nello stabilimento.
Nel reparto Pgt (Produzione gas tecnici), infatti, il 29 marzo si è registrato il primo caso di positività al covid: l’operaio, durante il proprio turno di lavoro aveva accusato malori, era rientrato a casa, misurato la temperatura corporea che segnava 37.9 e allertato il 118. Ricoverato al “Moscati” e sottoposto a tampone nei giorni successivi, era stata riscontrata la positività al test Adesso l’operaio è guarito ed è stato dimesso il 9 aprile in buona salute.
Successivamente uno dei suoi colleghi di reparto, residente a Massafra – già in quarantena domiciliare dopo la scoperta del primo caso – è risultato positivo al covid.
Controlli del territorio e ordinanza del sindaco Melucci
Presidi e posti di blocco delle Forze dell’ordine in città e Provincia, in occasione delle festività pasquali. 600 unità nel giorno di Pasqua e 700 ieri, 13 aprile, sotto il coordinamento della Questura, hanno presidiato il territorio per verificare il rispetto delle prescrizioni imposte dal decreto. Le forze dell’ordine, coordinate dalla prefettura – che nei giorni precedenti alla festività aveva convocato un tavolo tecnico interforze, per predisporre al meglio agenti e mezzi – sono state dispiegate nella provincia la provincia ionica in 7 macroaree, con l’obiettivo di contrastare spostamenti e gite fuori porta.
Il sindaco Melucci, ieri, 13 aprile, accompagnato dagli assessori Gianni Cataldino e Francesca Viggiano e dal comandante Michele Matichecchia, ha raggiunto le postazioni presidiate dalla Polizia Locale, per conoscere l’andamento del servizio e portare il personale saluto a donne e uomini in divisa.
La Polizia locale ha effettuato oltre 400 controlli e, di questi, solo 6 persone sono state sanzionate: 2 di queste, per aver raggiunto la spiaggia di Tramontone, chiusa con ordinanza.
Nella giornata di ieri, il primo cittadino di Taranto, ha poi prorogato al 3 maggio le misure disposte in precedenza, con una nuova ordinanza (n.29 del 13 aprile), che conferma gli obblighi previsti dall’ordinanza n. 27 del 3 aprile: le uniche integrazioni previste dal nuovo testo, in accoglimento delle indicazioni del recente Dpcm del 10 aprile, sono attinenti alla riapertura di alcuni esercizi commerciali indicati nell’allegato 1 del decreto (cartolibrerie e negozi di abbigliamento per bambini, per fare alcuni esempi). I distributori automatici H24 – secondo quanto stabilito dall’ordinanza del 13 aprile – osservano ancora la chiusura totale.