Al via la distribuzione dei buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari o prodotti di prima necessità. Con l’Ordinanza della Protezione Civile (n. 658 del 29/03/2020) sono state infatti predisposte nuove risorse per offrire un sostegno ai nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza coronavirus.
Il fondo di 400 milioni di euro stanziato dal Governo è stato distribuito tra i comuni d’Italia a cui è stata consentito di gestire in autonomia la solidarietà alimentare. Anche in provincia di Taranto dunque gli Enti locali si sono attivati per definire le modalità di erogazione dei buoni spesa.
Trattandosi di un provvedimento urgente e straordinario destinato il segretario generale di Casartigiani Taranto Stefano Castronuovo, dopo un’approfondita analisi dei bandi pubblicati da ogni singola amministrazione, facendosi portavoce di alcuni cittadini, titolari di imprese artigiane, evidenzia alcune perplessità in merito ai criteri per l’assegnazione delle risorse messe a disposizione.
«Parecchi comuni della Provincia di Taranto – fa sapere – nella definizione dei requisiti per l’ottenimento dei buoni spesa, hanno escluso tutte le piccole aziende artigiane e commerciali. Ci sono famiglie, le cui attività sono gestite da entrambi i coniugi e al momento sospese, che si trovano oggi senza liquidità. La nostra preoccupazione è che vengano lasciate sole».
Nello specifico Casartigiani Taranto punta il dito contro i comuni di Grottaglie, Manduria, Maruggio, Lizzano, Faggiano, San Marzano, Roccaforzata e Avetrana che per l’erogazione dei buoni spesa tagliano fuori le famiglie dei lavoratori autonomi che hanno fatto richiesta per il bonus di 600 euro previsto dal decreto Cura Italia. «Sebbene abbiano diritto a quel contributo ancora non hanno ricevuto nulla. Come dovrebbero sopravvivere questi cittadini – aggiunge Castronuovo – che ad oggi si trovano senza alcun sostegno da parte dello Stato?».
Bocciati anche i bandi predisposti a Sava e Pulsano. «Per quest’ultimo, non si valuta l’Isee corrente ma si prendono come riferimento i redditi 2018», rileva ancora Castronuovo.
In altri comuni della provincia, tra cui Taranto, Leporano, San Giorgio, Montemesola e Martina Franca non viene invece specificato come verrà attribuito il punteggio e quindi non si sa come verranno assegnati oggettivamente i buoni.
Il bando risulta ben fatto invece nei comuni di Massafra, Carosino, Crispiano, Fragagnano, Torricella, Monteiasi, Monteparano, Mottola, Palagianello, Laterza, Palagiano, Statte e Castellaneta.
«Resta da capire come si comporterà il comune di Ginosa», conclude il segretario generale di Casartigiani Taranto.