OGGETTO: Emergenza Covid-19
Gent.mo Presidente del Consiglio dei Ministri, prof. Giuseppe Conte,
la speranza di noi tutti è che questa emergenza dettata dalla diffusione del Covid-19 possa terminare al più presto. Ma, sino a quando i potenziali rischi di contagio non saranno stati eliminati con certezza, pensare di poter riprendere la “vita normale” ed allentare le misure di contenimento disposte in base a decisioni governative è a dir poco inverosimile. Anzi, in attesa che ogni pericolo legato agli effetti del Coronavirus possa esser messo definitivamente alle spalle, come Lei ha sostenuto, si dovrà continuare a tenere sempre alto il livello di guardia e fare in modo da non vanificare gli enormi sacrifici che l’intero Paese sta affrontando. Alla luce di questo, mi sento di definire come assolutamente inopportuna la richiesta che i vertici di ArcelorMittal Italia starebbero per formulare al Prefetto di Taranto allo scopo di ottenere (stando alle segnalazioni dei sindacati) l’autorizzazione a riprendere la normale produzione e la commercializzazione dei propri prodotti industriali quasi come se nulla sia accaduto, quasi come se la fase emergenziale sia ormai stata superata. Probabilmente, non si tiene in debito conto che per poter ripristinare i ritmi produttivi precedenti a questo particolarissimo momento sia necessaria una forza lavoro adeguata all’attività richiesta. Questo significherebbe far entrare nello stabilimento un numero di dipendenti superiore a quello che le eccezionali circostanze causate dal Coronavirus consiglierebbero. E, allo stato delle cose, non lo reputo possibile.
A tal proposito, è bene non dimenticare che la scorsa settimana è stata accertata la positività al Covid-19 di un dipendente del siderurgico, di conseguenza correre il rischio che lo stabilimento possa divenire un “focolaio” del virus (eventualità tutt’altro che remota) è l’ultima sciagura che una città già afflitta da innumerevoli problemi come Taranto può permettersi. Per tale motivo, ritengo sia irricevibile quanto ArcelorMittal Italia pare voglia proporre. La sicurezza e la salute di cittadini e lavoratori devono essere anteposte a qualsiasi logica economica, soprattutto in questo complicatissimo momento storico.
On. Rosalba De Giorgi