“La solitudine degli ammalati e la disperazione dei familiari che non possono incontrarli sono i danni collaterali di questa tragedia chiamata Coronavirus.
Ricevo quotidianamente telefonate di amici e conoscenti disperati perché non riescono ad avere notizie dei loro cari ricoverati e non autosufficienti, ovvero che non possono rispondere al telefono. Chiaramente la mole enorme di lavoro che in questo momento hanno i medici, infermieri e operatori sanitari impedisce loro di avere continui colloqui telefonici con le famiglie. Per questo motivo ho scritto al direttore generale della Asl di Taranto, Stefano Rossi, per sollecitarlo ad attivare un servizio di informazioni dedicato esclusivamente ai familiari, in modo che quotidianamente possano ricevere le notizie del proprio congiunto e stare, per quel che è possibile, più tranquilli”.