Questo momento di forte difficoltà ci impone un grande sforzo di responsabilità. Come consiglieri regionali del territorio siamo quotidianamente destinatari di richieste da parte di tanti cittadini preoccupati e da parte di medici e del personale sanitario tutto.
Per questa ragione, e al fine di parlare ad una sola voce, ci siamo incontrati (online) e abbiamo condiviso quanto in appresso indicato:
1) Riteniamo che tutto il personale sanitario debba essere tutelato: chiediamo che a tutti gli operatori siano distribuiti idonei dispositivi di protezione individuale e che sia effettuata la formazione per il loro utilizzo , in special modo ai nuovi assunti che nei prossimi giorni entreranno nelle corsie.
Riteniamo ugualmente che sia doveroso provvedere al tampone per tutto il personale sanitario a partire da quello ospedaliero.
2) Pur condividendo la necessità di creare un unico centro Covid che sia collocato in aree differenti da altri presidi sanitari, esprimiamo perplessità sull’individuazione del Moscati con
conseguenziale spostamento del reparto di Ematologia alla clinica D’amore e del reparto di Oncologia alla clinica Villa Verde. Facciamo
presente che l’ospedale Moscati è stato valorizzato nell’ultimo periodo con ampia campagna di stampa come centro con vocazione oncologica. Nell’ospedale Moscati sono presenti le strutture ad esso strumentali, si pensi in particolare alla struttura di Radioterapia.
Riteniamo pertanto che sarebbe stato più utile utilizzare un ospedale attualmente vuoto (per esempio quello Militare oppure quello di Mottola) come centro Covid dotandolo in breve delle strutture adeguate. Sarebbe stato
assolutamente realizzabile. Ricordiamo che in Lombardia in 10 giorni allestiranno la terapia intensiva in un capannone della fiera.
3) Considerato l’esito drammatico, in caso di contagio da Covid-19 nelle persone anziane , prestare attenzione alle Rsa, alle Cse di Cura e a tutti i luoghi che ospitano persone in situazione di fragilità.
4) Per ultimo, ma non come aspetto meno importante, riteniamo che chiunque abbia commesso degli errori è giusto che paghi. Ma prima delle sentenze ci sono i processi che non si fanno sui social ma nelle sedi opportune. La dignità di ogni persona, così come la salute di ciascuno, va salvaguardata sempre
In fede
Gianni Liviano, Francesca Franzoso, Donato Pentassuglia