Prendiamo atto della proposta formulata dal Comitato di Difesa dell’Ospedale San Marco, in merito ad una gestione centralizzata della crisi Covid 19 mediante la conversione di due padiglioni della Fiera del Levante in due grandi reparti di rianimazione e terapia intensiva. Non entriamo nel merito tecnico, ma condividiamo le preoccupazioni del Comitato Ospedale San Marco in merito al rischio di contagio che l’attuale piano ospedaliero regionale comporta per la comunità di Grottaglie, a causa del trasporto dei pazienti Covid 19, che è bene precisare, al momento del loro arrivo a Grottaglie saranno ancora portatori dell’infezione.
Acquisita ampia informazione in merito alla problematica, riteniamo che l’Ospedale San Marco non abbia i requisiti tecnici per ospitare pazienti positivi, in ragione della presenza di pazienti comuni che tecnicamente non possono essere isolati dalla zona destinata agli infetti. Si pensi, solo per citare un dato, alla presenza di un solo ascensore che dovrà essere utilizzato da entrambe le tipologie di pazienti, con evidente rischio di contagio.
La nostra preoccupazione è rivolta alla tutela della comunità di Grottaglie ed alla tutela del personale medico e paramedico, che in molti casi è ancora sprovvisto dei dispositivi di protezione personale.
Mettendo da parte ogni polemica, la nostra speranza è che il Sindaco Ciro D’Alò sappia fare le giuste pressioni politiche nei confronti degli attori di questa vicenda, affinchè il San Marco faccia la sua parte, nella gestione della emergenza, secondo le potenzialità sue proprie, ossia la accoglienza dei pazienti comuni del SS Annunziata e dell’Ospedale Moscati di Taranto, perchè ad onor del vero, dopo la roboante missiva al Presidente del Consiglio, dobbiamo registrare un assordante silenzio su queste questioni da parte della attuale Amministrazione, silenzio che non ci tranquillizza per niente e conferma i dubbi di una certa passività nei confronti delle scelte politiche del Presidente Emiliano, che giusto per citare un caso, non è stato in grado nemmeno di attrezzare per l’emergenza un ospedale inaugurato lo scorso dicembre proprio per la gestione di queste situazioni, ci riferiamo al DEA di Lecce ( Dipartimento Emergenza ed Accettazione) i cui 40 posti letto già pronti, rimarranno inutilizzati a dispetto della emergenza e del buonsenso.
Le forze politiche del centrodestra esprimono il loro ringraziamento e il loro sostegno a tutto il personale sanitario, ausiliario, i volontari, la CRI che in questi giorni svolge il loro lavoro con dedizione ed abnegazione.