Gent.mo Presidente Emiliano,
desidero formulare il mio apprezzamento per gli sforzi messi in atto in queste ultime ore per fronteggiare le gravissime conseguenze causate dal COVID 19. Dopo gli appelli alle persone, invitate a rispettare tutte quelle precauzioni necessarie per evitare la diffusione del contagio, Lei ieri ha reso noto di aver dato via libera alle assunzioni di personale per le strutture sanitarie pugliesi soprattutto in vista di quello che, a livello emergenziale, potrebbe rivelarsi il momento peggiore per la nostra Regione.
Come Lei sa, a Taranto la preoccupazione per quanto sta accadendo è amplificata dall’essere una città industriale, una città che ospita aziende come l’ex ILVA e l’Eni e stabilimenti militari e civili come l’Arsenale, tutti siti che sono da considerarsi potenziali focolai del virus. Speriamo che una simile eventualità non debba mai verificarsi, ma qualora ciò dovesse accadere? Siamo sicuri che le attuali strutture sanitarie del capoluogo ionico e della sua provincia siano in grado di poter attutire l’impatto provocato da un malaugurato picco di ricoveri originato dagli effetti del COVID 19? Allo stato, purtroppo c’è poco che alimenti una risposta dai contenuti ottimistici. Il piano straordinario di assunzioni di medici ed infermieri da Lei disposto con la giusta tempestività potrebbe non bastare se non si procede subito ad un adeguamento degli ospedali del capoluogo ionico e della sua provincia. Una realtà come quella di Taranto non può contare, ad esempio, su un solo pronto soccorso, già rivelatosi insufficiente in tempi di “ordinaria amministrazione”, figuriamoci in un periodo di emergenza come questo che stiamo vivendo. Da più parti, del resto, si sostiene che i posti letto a disposizione nei nosocomi del territorio ionico potrebbero non essere sufficienti a fronte di un’impennata dei contagi. Che, voglio ricordarlo, non sono l’unico problema di una città chiamata a lottare con ben altre patologie causate da inquinamento industriale.
Sono certa che Lei abbia già valutato la complessità della situazione e stia procedendo con la dovuta solerzia per trovare una adeguata soluzione. Ma è mio dovere sollecitarLa, anche qualora non dovesse ricorrerne la necessità.
La mia richiesta si unisce a quelle di tanti altri cittadini di Taranto preoccupati per quanto sta avvenendo e per quello che potrebbe avvenire. Questo è un momento in cui tutti dobbiamo aiutarci, tutti dobbiamo tenere la “guardia alta” e, in particolar modo, tutti dobbiamo farcela. Tutti, nessuno escluso.
On. Rosalba De Giorgi