“Gli albergatori pugliesi non possono e non devono essere lasciati soli in questo difficile momento. La Regione Puglia deve mettere mano a provvedimenti e azioni di sostegno a questa categoria che, al pari di tante altre, sta attraversando un momento drammatico determinato dall’emergenza Coronavirus”.
Il consigliere regionale Gianni Liviano scende in campo dopo aver ascoltato le doglianze del comparto alberghiero “che, mi dicono, registra cancellazioni dal 30% al 50% per mancati arrivi, mentre per la fascia delle strutture 2/3 stelle, che vive principalmente del turismo scolastico, i mancati arrivi toccano il 100%. Cancellazioni pervenute anche per i mesi di marzo, aprile e maggio 2020. Per questo motivo – aggiunge il consigliere regionale tarantino – non si comprende il perchè l’assessorato regionale all’Industria turistica e culturale non abbia preso di petto questa difficilissima situazione. Molti, infatti, sono i casi di strutture alberghiere costrette a chiudere i battenti e, quindi, a dover licenziare il personale. Siamo di fronte al tracollo totale della stagione turistica 2020. Ci saremmo aspettati, ma non per questo demordiamo affinchè chi di competenza ritorni sui suoi passi, una maggiore attenzione anche per questo comparto che costituisce la spina dorsale di tutto il movimento turistico sociale e culturale. Insieme agli albergatori pugliesi torno a chiedere al presidente della Regione, Emiliano, e all’assessore all’Industria turistica e culturale, Loredana Capone, la convocazione di un tavolo di crisi nel quale assumere provvedimenti specifici per quanto di propria competenza, e non demandare tutto al governo centrale, in ordine alle richieste avanzate di recente da Federalberghi Puglia come la sospensione del pagamente delle tasse di competenza, dei contributi e dei mutui e di estendere l’area d’intervento dei fondi di integrazione salariale. L’aver adottato misure urgenti per gli operatori della cultura, dello spettacolo, del cinema e del turismo è un’operazione che andava fatta ma se, quando l’emergenza Coronavirus sarà soltanto un brutto ricordo, ci troveremo con il depauperamento di posti letto potremmo correre il rischio di avere iniziative culturali, musicali e spettacolari ma non strutture ricettive congrue per l’ospitalità”.