“Quando un presidente-assessore alla Sanità afferma che ‘Se in Puglia ci saranno le percentuali lombarde con 2.500 contagi nelle terapie intensive, noi non riusciremo più a reggere’… I pugliesi hanno tutto il diritto di preoccuparsi, anche perché rispetto alla Lombardia noi abbiamo avuto 15 giorni in più per prepararci a un’eventuale emergenza da coronavirus.
Ma siccome questo non è il tempo delle polemiche, ma della collaborazione abbiamo deciso di suggerire a Michele Emiliano in primis alcune azioni da mettere in atto subito a cominciare dall’attuazione di quei posti letto previsti nel suo Piano di Riordino Ospedaliero che sono rimasti sulla carta: come è accaduto negli ospedali di Corato, Martina Franca, Francavilla Fontana e Castellaneta, solo per citarne alcuni. E’ stato un errore non farli entrare in funzione, ma ora si ponga subito rimedio.
Non solo, ma visto che il coronavirus dà, soprattutto, problemi respiratori bisognerebbe subito individuare da inventario tutti i respiratori esistenti nelle strutture sanitarie, verificarne la funzionalità e l’utilizzo attuale e rastrellare quelli che possono essere utili a supportare le terapie intensive. Ma ci sono anche i pazienti non critici con insufficienza respiratoria non grave ma che hanno bisogno di assistenza, per loro bisognerebbe verificare la disponibilità di ventilatori domiciliari così da non sottrarre quelli ad alta efficienza che sono invece indispensabili per i quadri di polmoniti interstiziali causati da Covid19.
Contemporaneamente servirebbe opportuno allertare le aziende di vendita di apparecchi elettromedicali per conoscere la disponibilità di magazzino in caso di maggiore necessità nelle Unità con posti letti post intensivi dove vengono collocati i pazienti da ventilare”.