Il calcio dilettantistico, il movimento sportivo più numeroso di tutta Italia, si ferma.
La Lega Nazionale Dilettanti ha deciso, infatti, di sospendere tutto (attività di base, settori giovanili, prime squadre) fino al 3 aprile, il termine indicato nel decreto emanato dal Governo per arginare e contrastare l’emergenza legata al Coronavirus.
Una decisione che era nell’aria e che è stata ufficializzata nelle prime ore di lunedì 9 marzo. Il decreto permette tra i suoi articoli la prosecuzione, fuori dalle zone rosse, dell’attività agonistica nel rispetto delle porte chiuse, del monitoraggio dei calciatori e della distanza di sicurezza. Il problema però è proprio legato alle norme che si scontrano con la realtà in cui vivono molti club e i dilettanti in generale.
A tal riguardo, chiara la posizione del Talsano Taranto, tra le protagoniste del campionato di Prima Categoria: la salute dei tesserati prima di tutto.
“Di concerto con il nostro staff medico e dopo aver ascoltato la proprietà e lo staff tecnico – dichiara il direttore generale Domenico Pellegrini – abbiamo deciso di interrompere ogni forma di attività agonistica fino a data da destinarsi, anche in funzione di quelle che sono state le disposizioni della LND e soprattutto del Ministero della Sanità in relazione alla prevenzione ed alla gestione del Covid 19. La salute dei nostri tesserati viene prima di tutti gli interessi economici e agonistici”.
I calciatori del Talsano Taranto potranno però continuare ad allenarsi individualmente: “In questo periodo di interruzione degli allenamenti – completa Pellegrini – il professor Giampiero Clemente invierà un programma di allenamenti da seguire in maniera personalizzata a tutti i nostri atleti, affinché possano farsi trovare pronti quando riprenderà il campionato”.