Apprezziamo gli sforzi dell’Amministrazione comunale di Taranto di non limitarsi, in questa importante e delicata fase della vita economica della città, alle mere seppur gravose funzioni amministrative, ma di dedicarsi anche a quelle di carattere programmatorio, necessarie per attuare le politiche di promozione dello sviluppo economico del territorio.
Un territorio è inclusivo di ogni azione umana che vi avviene e, quindi, ne deriva che lo deve essere anche la programmazione del suo sviluppo, di ogni intervento di pianificazione che ne tocca inesorabilmente, in qualsiasi modo, il tessuto sociale ed economico.
Come Confartigianato Taranto, abbiamo ritenuto di evidenziare per iscritto al Sindaco di Taranto la necessità che qualsiasi tavolo di sviluppo della città, indipendentemente da qualsivoglia accordo, presupposto o norma lo abbia regolamentato, non può tenere escluse le specifiche maggioritarie rappresentanze degli interessi economici e produttivi del territorio, cioè le associazioni di categoria delle imprese. Associazioni, sia ben chiaro, che a Taranto esistono, anzi alcune di esse sono numericamente molto partecipate, e che alla stregua dei sindacati del mondo del lavoro dipendente, compongono di diritto il panorama delle parti sociali anche a Taranto
Per il dovuto apporto volto a creare un momento di confronto costante con gli attori delle diverse categorie e per individuare, in modo condiviso, le priorità del territorio, soprattutto in questo momento di riattivazione del CIS e del composizione del Cantiere Taranto, chiediamo, con forza, alle istituzioni locali e nazionali preposte, l’immediato coinvolgimento nelle azioni di concerto delle Associazioni di categoria maggiormente rappresentative dei diversi settori economici.
Taranto, 4 marzo 2020