Un taglia e incolla della nostra idiozia quotidiana. Per la decima stagione di Periferie, sabato 22 febbraio, alle ore 21 al TaTÀ di Taranto, in via Deledda ai Tamburi, va in scena “made in italy” di e con Valeria Raimondi ed Enrico Castellani, scene Babilonia Teatri / Gianni Volpe, costumi Franca Piccoli, luci, audio e movimenti di scena Luca Scotton, coproduzione Babilonia Teatri / Operaestate Festival Veneto, spettacolo vincitore Premio Scenario 2007, nomination Premi Ubu 2008 come novità italiana-ricerca drammaturgica, Premio Vertigine 2010. Durata 50 minuti. Biglietto 15 euro, ridotto 12 euro. Info e prenotazioni a 099.4725780 – 366.3473430.
“made in italy” non racconta una storia, le scene non iniziano e non finiscono, ma vengono continuamente interrotte e riprese attraverso accostamenti, intersezioni, spostamenti di senso. Lo spettacolo affronta in modo ironico, caustico e dissacrante le contraddizioni del nostro tempo. La drammaturgia procede per accumulo: fotografa, condensa e fagocita quello che ci circonda, i continui messaggi che ci arrivano, il bisogno di catalogare, sistemare, ordinare tutto. “made in italy” è un groviglio di parole, di tubi luminosi, di icone.
Un teatro carico di input e di immagini: sovrabbondante di suggestioni, ma privo di soluzioni. Un’invettiva rap sui luoghi comuni del nord-est italiano: dalla politica alla Chiesa passando per l’attualità. La musica è sempre presente e detta la logica con cui le cose accadono, come in un video-clip, la scena diventa pop, rock, punk.
«Il Nord Est italiano ritratto come fabbrica di pregiudizi, volgarità e ipocrisia; straordinario produttore di luoghi comuni sciorinati come litanie, e di modelli famigliari ispirati al presepe ma pervasi da idoli mediatici, intolleranza, fanatismo. […] Strutture verbali semplici ma efficacissime fanno sbottare il riso e la percezione del non senso, in un lavoro che coniuga sapientemente stilizzazione interpretativa e parossismo gestuale. Con un ritratto spietato delle “sacrosante” manifestazioni del tifo calcistico e delle telecronache enfatiche e patriottarde, normalmente rese impercettibili dalla generale assuefazione. Un lavoro dove si infrangono con sagacia e leggerezza tabù e divieti, per rilanciare anche il teatro oltre gli schemi e i conformismi». Dalla motivazione del Premio Scenario 2007.
Babilonia Teatri
Nata nel 2005, la formazione veronese è entrata con passo deciso nel panorama teatrale contemporaneo distinguendosi per un linguaggio che a più voci viene definito pop, rock, punk. I fondatori del gruppo, Enrico Castellani e Valeria Raimondi, compongono drammaturgie dall’incedere unico, sorta di litanie scolpite nelle contraddizioni dell’oggi, portate in scena con attitudine ribelle. Hanno indagato diverse angolazioni della vita di provincia, cristallizzandola come microcosmo di un dolore universale, affrontato con coraggio dissacrante. Coraggio che è valso al gruppo il prestigioso Leone d’argento della Biennale di Venezia nel 2016. La Compagnia si caratterizza per il suo sguardo irriverente e divergente sull’oggi che mostra i nervi scoperti del nostro tempo. Per uno stile fuori dagli schemi che intende il teatro come specchio della società e della realtà. Attraverso l’uso di nuovi codici visuali e linguistici esprime la necessità e l’urgenza dell’interrogazione, per far emergere conflitti e tensioni, con ironia e cinismo, affetto e indignazione.
parliamone | a seguire incontro con la Compagnia a cura dello “spettatore particolare” della serata: Roberto Covolo, assessore alla Programmazione economica del Comune di Brindisi, uno dei guru della Sud Innovation. Già dipendente regionale, è stato strettissimo collaboratore dell’assessore Guglielmo Minervini (inventore delle politiche sui “Bollenti Spiriti”, il primo pacchetto di politiche pubbliche nazionali dedicato al sostegno alla creatività giovanile, all’autoimpresa, alle startup innovative e dintorni).