La notizia della scomparsa di Gianni Rotondo, decano dei giornalisti tarantini, mi addolora tantissimo perché con lui viene a mancare una sicura figura di riferimento nell’ambito del giornalismo locale e nazionale.
Uomo d’altri tempi, dai modi signorili, ha sempre saputo abbinare l’arguzia della notizia alla passione per il suo lavoro che ha sempre svolto con competenza e professionalità.
Alle figlie Daniela e Valeria, al genero Gianfranco e all’adorato nipote Giulio, del quale raccontava sempre con voce rotta dall’emozione e occhi amorevoli, giunga la mia vicinanza.
Gianni Liviano