Continuano senza sosta i controlli della Polizia di Stato, predisposti dal Questore di Taranto in un piano organico di controllo del territorio, per garantire la sicurezza nel Capoluogo e in Provincia, soprattutto in occasione dei fine settimana.
Nella giornata di ieri, le pattuglie della Questura di Taranto, insieme agli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Lecce e alle Unità Cinofile di Bari, hanno pattugliato le strade del Comune di Ginosa. Insieme a loro, le pattuglie della Polizia Locale.
Articolato il dispositivo messo in campo, che ha visto la predisposizione di diversi posti di controllo, concentrati in prevalenza sulla S.P. 580, principale arteria di ingresso ed uscita dal Comune, e sopralluoghi nella zona del borgo antico, ove era stata segnalata la presenza di situazioni di degrado legate, prevalentemente, al consumo di sostanze stupefacenti. Complessivamente, 170 le persone identificate e 90 i veicoli controllati, di cui 7 sono stati sanzionati per violazioni alle norme del Codice della Strada.
Sotto la lente di ingrandimento degli agenti della Divisione di Polizia Amministrativa della Questura e della Polizia Locale di Ginosa, anche gli esercizi commerciali. Diverse le irregolarità contestate, che hanno portato alla elevazione di sanzioni amministrative per circa 1.500 euro.
Nel Capoluogo, l’attenzione degli agenti si è focalizzata sulla zona del centro cittadino, meta di numerosi giovani, soprattutto in occasione dei fine settimana. Tra le zone principalmente interessate dai controlli, Piazza Garibaldi, Piazza Kennedy e le principali arterie cittadine. Nel corso delle attività, sono state complessivamente identificate 50 persone e controllati 20 i veicoli.
Diversi, anche, i posteggiatori abusivi identificati e denunciati. In particolare, le pattuglie intervenivano in Piazza della Vittoria e in Piazza Archita, ove venivano sorpresi due soggetti, già noti e già soggetti a DASPO, che venivano deferiti all’Autorità Giudiziaria per l’inosservanza del divieto di cui all’art. 10 L. 48/2017.
A nulla sono serviti i tentativi di dissimulare l’attività di spaccio: i Falchi, al termine di una complessa operazione antidroga, lo hanno arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti.
Lui, un insospettabile di 19 anni, incensurato, aveva messo in piedi una fiorente piazza di spaccio in uno stabile di via Duca di Genova.
Il continuo andirivieni di assuntori non era sfuggito agli agenti che, così, hanno deciso di tenerlo sotto controllo. Nel corso dei servizi di appostamento e di osservazione, i Falchi hanno notato che il giovane, in particolare a ridosso dei fine settimana, abbandonava l’edificio più volte nell’arco della giornata per incontrarsi, successivamente, con numerosi tossicodipendenti. Inoltre, il ragazzo, in diverse occasioni, era stato notato sul terrazzo dello stabile mentre armeggiava in prossimità di alcune lamiere di ferro lì abbandonate.
Il sospetto che il giovane avesse messo in piedi una fiorente attività di spaccio è diventato certezza quando i poliziotti, al termine di un servizio di appostamento, lo hanno bloccato appena uscito dallo stabile, verosimilmente per andare ad approvvigionarsi di sostanza stupefacente.
La perquisizione personale ha dato esito negativo ma nella sua abitazione, distante solo pochi isolati, i poliziotti hanno trovato, all’interno di un marsupio custodito nell’armadio della camera da letto, due pezzi di hashish, per un peso complessivo lordo di circa grammi 50, confezionati con carta stagnola ed un bilancino elettronico di precisione.
A questo punto, i Falchi, ritenendo che il giovane avesse nella sua disponibilità altri quantitativi di sostanza stupefacente anche di tipo diverso dall’hashish, hanno effettuato un sopralluogo sul terrazzo dell’edificio tenuto sotto osservazione. Nel corso del controllo, proprio sotto le lamiere in ferro ove era stato visto armeggiare in precedenza, i poliziotti hanno ritrovato altri quattro involucri in alluminio, contenenti altri 50 grammi circa di hashish, simili per qualità e confezionamento, a quella rinvenuta all’interno dell’appartamento del 19enne.
Ma è all’interno di una busta di plastica celata in un cumulo di rifiuti accatastati nelle vicinanze, che gli agenti hanno trovato il “tesoro” del pusher: 109 ovuli di hashish, per più di un chilogrammo di peso e due pezzi cocaina, confezionati sottovuoto, per complessivi 175 grammi.
Il giovane “pusher”, pertanto, è stato accompagnato negli uffici della Questura e dopo le formalità di rito tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.